Mentre l'attenzione della Giunta Comunale è tutta riservata al concorso per le veline, il Museo Ittico è abbandonato a sè stesso.

Dal 10 maggio scorso infatti il dipendente comunale che vi era stato destinato alcuni mesi fa è stato trasferito e il Museo che custodisce una delle più importanti raccolte di specie ittiche di tutto il mondo è rimasto senza guardiania. Siamo di fronte a una delle tante paradossali scelte di un'Amministrazione Comunale dove l'anarchia regna sovrana e ogni assessore sembra procedere per conto proprio senza raccordo con gli altri colleghi di Giunta.

La decisione in questione ha dell'incredibile dal momento che dall'Amministrazione sembra emergere un disinteresse totale nei confronti di una delle strutture culturali più importanti per la nostra città. Non si spiega altrimenti la delibera di Giunta con cui è stata offerta la guardiania all'Associazione del Museo Ittico che a suo tempo donò la struttura al Comune di San Benedetto, attraverso una convenzione secondo la quale il Comune avrebbe assunto la gestione della stessa, lasciando all'associazione stessa la conduzione scientifica del Museo Ittico.

Ora il Comune offre all'associazione la somma di 8.000 euro annue, somma senz'altro inadeguata per assicurare un servizio efficiente di apertura, e dunque di fruizione, del Museo. Una decisione che mette in forte difficoltà l'associazione oltretutto costretta a subire anche un balzello di 2.000 euro annue per il pagamento delle spese condominiali, recentemente istituite dal Comune.

Tutto lascia pensare dunque che l'Amministrazione comunale voglia disfarsi del Museo Ittico dopo aver più volte individuato come obiettivo prioritario per la cultura locale la costituzione del Museo del Mare.

I Democratici di Sinistra ritengono al contrario che la struttura museale vada valorizzata e resa completamente fruibile al pubblico, con l'ausilio di personale dipendente del Comune, stante anche l'estrema difficoltà  dell'Associazione del Museo Ittico relativamente all'apertura.

Il Museo Ittico è parte integrante del patrimonio culturale di San Benedetto e non può essere abbandonato a sè stesso, mentre trionfa la cultura delle veline, con l'Aministrazione che getta letteralmente soldi dalla finestra.