Il Gruppo giovani UDC  di Cupramarittima  insieme alla parrocchia di S. Basso hanno organizzato un dibattito che si terrà presso il cinema Margherita il giorno 1° giugno alle ore 21:00, per chiarire le idee alle persone che saranno chiamate a (non) votare il 12 giugno.

 

Nicola Torquati, responsabile del gruppo, ha dichiarato: “il tema del  confronto referendario si è spostato. All’inizio i promotori del referendum abrogativo della legge 40 giustificavano la loro posizione in quanto la loro proposta avrebbe offerto l’opportunità di accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita,oltre che a coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi ( come prescritto dall’attuale legge 40) anche a donne single sterili e non,e a coppie non conviventi.   

 

Adesso invece lo schieramento del sì ha incentrato le sue motivazioni sulla possibilità, futura forse futuribile, di usare le cellule staminali embrionali  per guarire malattie come il parkinson l’alzheimer etc…..

 

Entrambe le posizioni sono per noi giovani udc assurde. Come sostiene padre Gino Concetti nel suo libro dal titolo  “la fecondazione medicalmente assistita" :”….nella cultura di coppia di oggi è emersa una nuova pretesa. Il figlio non è tanto considerato come dono di DIO, quanto piuttosto un soggetto a cui si ha diritto. Di qui la rivendicazione che si fa da parte delle coppie naturalmente sterili…..L’uomo e la donna hanno diritto a contrarre  matrimonio, hanno pure il diritto di procreare …ma non esiste un diritto assoluto al figlio da impegnare i coniugi ad averlo ad ogni costo…..”.

 

Per ciò che riguarda l’utilizzo delle cellule staminali embrionali per la cura delle malattie, allo stato attuale delle cose non si hanno risultati che ne provino l’efficacia come dimostrato nell’inserto “E’Vita” pubblicato insieme all’Avvenire del 24/05/2005. Inoltre l’estrazione delle cellule staminali embrionali provoca la morte dell’embrione. Sulla base delle incontestabili  prove scientifiche sulle quali la Chiesa Cattolica basa la sua Posizione, l’embrione è considerato membro della specie umana fin dalla fecondazione.

 

Noi giovani UDC sosteniamo dunque  che come tale esso meriti tutto il rispetto e la tutela di un essere umano e non possa essere ridotto ad oggetto o strumento né dei medici, né dei genitori…”