Come annunciato le associazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil si sono ritrovate nelle maggiori piazze della regione Marche per dimostrare contro la legge sul commercio varata dall’amministrazione regionale nella fase finale della passata legislatura. In piazza del Popolo ad Ascoli Piceno erano presenti i rappresentanti sindacali della Upim, della Coop Adriatica, del Conad, del Mercatone Uno dell’alto Abruzzo, dei magazzini Gabrielli, dello Sma e dello Gmf.

 

In mattinata i rappresentanti sindacali si sono confrontati con i cittadini ed hanno effettuato una raccolta di firme per dare maggiore forza alla richiesta di modifica dell’attuale legge sul commercio (legge regionale n° 9 del 23/02/2005). Nella petizione popolare si chiedeva chiaramente il contenimento delle aperture domenicali degli esercizi commerciali (articolo 3 comma 1), l’eliminazione di ulteriori 7 domeniche previste dall’articolo 3 comma 3 e l’eliminazione del comma 4 dell’articolo 3.

 

Le associazioni sindacali mirano ad una modifica della legge in un clima di confronto con il territorio, anche perché, rivedere e modificare la legge regionale sul commercio è una misura necessaria atta a risolvere problematiche che si trascinano da diversi anni. Per l’occasione erano anche presenti rappresentanti sindacali del vicino Abruzzo, dato che l’amministrazione regionale abruzzese ha liberalizzato sul territorio di propria competenza l’apertura degli esercizi commerciali a grande discapito dei lavoratori dipendenti.

 

Attualmente i sindaci delle municipalità del sud delle Marche che confinano con l’Abruzzo hanno a disposizione 35 deroghe per l’apertura delle attività commerciale nei giorni festivi, Ascoli Piceno essendo centro storico usufruisce addirittura tutto l’anno di questa possibilità. La legge approvata dal consiglio regionale delle Marche è nata quindi per contrastare la norma emanata dalla regione Abruzzo.

 

Secondo quando dichiarato dalle associazioni sindacali l’amministrazione regionale delle Marche oltre a confrontarsi con la categoria dei commercianti e dei dipendenti dovrebbe incontrare l’amministrazione regionale dell’Abruzzo per poi stilare insieme un accordo che regolamenti le aperture festive e domenicali.