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“Diritto d'accesso”. L’Assessore Emili: “è un progetto lodevole, sebbene il Comune sia in ritardo!”

San Benedetto del Tronto | Durante il seminario finale del progetto dal titolo “Diritto di accesso”, l’Assessore Loredana Emili ha affermato: “la politica questa volta ne esce sconfitta” confermando tuttavia futura disponibilità da parte dell’amministrazione Gaspari.

di Stefania Serino

L'Assessore alle politiche sociali Loredana Emili

Si chiama "Diritto di accesso" Strategie di rete per l'inclusione sociale delle vittime della tratta, l'ambizioso Progetto sostenuto dall'Associazione On the Road, in collaborazione con: la Provincia di Ascoli Piceno, la Provincia di Ancona, le Associazioni Ambito e Free Woman, la Confindustria di Macerata, l'Università degli Studi di Macerata, Redattore Sociale, la Legacoop Marche, Metabole, la Onlus Nova.

Quest'oggi durante il seminario finale tenutosi presso l'Auditorium del Comune di San Benedetto del Tronto alle ore 10,30, vi è stata la presentazione del Progetto anche ai fini di un bilancio degli obiettivi raggiunti nonché dei limiti riscontrati, tutto nel segno della continuità e del miglioramento continuo.

Il Presidente dell'Associazione On the Road, Dr. Roberto Gobbato, ha tenuto a spiegare innanzitutto come sia nata e perchè questa associazione: "On the Road è un'associazione di volontariato che nasce nel 1994; iscritta oggi all'Albo delle Associazioni di Volontariato della Regione Abruzzo, essa si dedica a mansioni diversificate, rivolte a tutte le categoria svantaggiate a partire dai disabili, ai tossicodipendenti, ai disabili, alle donne vittime della prostituzione, agli immigrati, insomma a tutti coloro che in qualche modo divengono anche "vittime della tratta".

On the Road, precisa il Presidente, contiene in sé tre caratteristiche vincenti: la prima fa riferimento alla natura della stessa associazione: il volontariato, dove vi sono risorse umane ottime che operano da tempo sul campo e che dunque conoscono a pieno i disagi sociali del nostro tempo; la seconda caratteristica è rappresentata da un metodo di prevenzione ed accoglienza, applicato nell'ambito di questo progetto che è risultato vincente, la terza più che una caratteristica è senz'altro l'asso nella manica ovvero la dialettica improntata sulle differenze, considerate quale valore aggiunto (il Presidente ricorda come all'interno dello stesso progetto hanno lavorato cattolici e laici, associazioni profit e no profit, nel pieno rispetto reciproco)

Da ultimo, ma non meno importante, l'approccio utilizzato: centralità della persona ai fini dell'inclusione sociale intesa nel senso più ampio del termine.

Entrando nel merito degli Enti che hanno partecipato al progetto, un contributo interessante è stato quello rappresentato dal Dr. Fabio Montanini, dirigente dei Servizi per l'Impiego nel mercato del lavoro per la Regione Marche, il quale pur confermando, dati alla mano, una salute discreta della Regione in merito al problema del lavoro, ciò che desta preoccupazione è la composizione del fenomeno della disoccupazione che, seppur in bassa percentuale rispetto alla media nazionale, esiste e riguarda innanzitutto le donne, come sempre prime nella lista del numero degli occupati nonché vittime di ingiustizie sociali (Il Dr. Montanini ricorda la sottoscrizione in bianco di licenziamento in caso di gravidanza!), ma anche i disabili e i giovani istruiti marchigiani i quali dopo aver conseguito la laurea fanno fatica ad inserirsi nel mondo del lavoro.

Insomma un progetto come questo trova pieno riscontro nel lavoro che i Servizi per l'Impiego stanno svolgendo nella Regione Marche ed in quei progetti appena accennati dal Montanini che presto verranno messi a punto grazie anche alle risorse seppur esigue, del Fondo Sociale Europeo.
Obiettivo finale del centro per l'Impiego è un servizio sempre più specifico e personalizzato.

I dati e dunque i risultati del progetto vengono infine illustrati dalla coordinatrice dello stesso, la D.ssa Savini la quale con molta soddisfazione ci parla di ben 800 Enti complessivamente coinvolti, nel corso di 35 mesi di attività (a partire dal 2005), attraverso la bellezza di 152 incontri.
Beneficiari finali del progetto sono stati 891, quelli intermedi 211, racchiusi in un target dove la nazionalità prevalente è stata la Nigeria presente con una percentuale del 49%.

Il seminario si chiuderà con l'apertura di due tavoli di lavoro con il coinvolgimento di tutti i presenti.

27/05/2008





        
  



1+4=
Dott.ssa Savini

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