Oltre un mese fa, il tre aprile scorso, si è svolta a Roma la manifestazione nazionale organizzata dalle federazioni, SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP-UIL. Hanno partecipato alla manifestazione oltre un milione di pensionati, ma il governo non ha mostrato alcuna sensibilità rispetto ai problemi dei pensionati e alle proposte avanzate dai sindacati.

Le associazioni sindacali chiedono: il recupero del potere d'acquisto delle pensioni attraverso l'apertura di uno specifico tavolo di trattative come previsto dalla legge; una politica di controllo dei prezzi e tariffe; l'istituzione di un paniere istat più rappresentativo della spesa dei pensionati; la garanzia delle pensioni a € 516,00 (£ 1000000 di vecchie lire) per tutti gli aventi diritto; il superamento delle iniquità fiscali che penalizzano i pensionati, il recupero del fiscal drag e misure a favore degli incapienti; una incisiva politica per la famiglia e interventi che affrontino il drammatico problema della non autosufficienza; uno stanziamento di risorse tali da garantire in modo omogeneo i livelli essenziali sanitari e socio-assistenziali in tutto il territorio.

Le associazioni sindacali al fine di garantire una maggiore e legittima sensibilità sulle richieste dei pensionati ha programmato mobilitazioni generali con l'auspicio che ci sia una maggiore attenzione da parte dei mezzi di comunicazione.

A Roma ci sarà la mobilitazione generale che è stata programmata per il primo giugno, con il presidio davanti ai Ministeri della Salute e del Welfare. La mattina del 4 giugno mobilitazione, volantinaggio e presidio dei pensionati davanti alla prefettura di Ascoli Piceno.

Durante il presidio chiederanno al prefetto la disponibilità a ricevere una delegazione del Sindacato Unitario per illustrare le posizioni e le richieste dei pensionati.