“Signori ? Posso ? “ chiede il cameriere inchinandosi con una mano dietro la schiena e l’altra ad avvolgere quasi con amore il tovagliolo che fascia  “La Vedova” ; servita a temperatura perfetta e versata non “ in mezzo” ma bensì sulla “parete” del bicchiere onde non far accumulare troppa schiuma. Piccoli dettagli di professionalità in una atmosfera rarefatta di luci…. soft, invitati…. chic, personalità….ad hoc.

“Framboise, madame ? “  Si premura di chiedere il signore di mezza età dai modi da crociera offrendo il vassoio pieno di mastodontiche fragole nostrane all’ancora avvenente dama dove il segno degli anni accresce la forza magnetica dei suoi occhi dandole, come in un ritratto d’epoca, quel non so che di malinconico e perciò irresistibile  “Deja Vu”.

“ Ieri ho provato Castelluccio. Avevi ragione tu. Niente a che fare con i piani cileni. E’ tutta un’altra cosa. Pensa , sono riuscito a beccare una “termica” che, hoplà, mi ha portato subito a millecinque.” Confidenze tra “parapendisti”, sport di aria e di vela, mentre altre vele arrivano dal mare in un’orgia di fiaccole che nel buio della notte marina, sospendono l’animo tra fantasia e realtà, dando il là ad alte figure che, su trampoli felliniani, sembrano danzare incontro all’estate.

“Hello sir, how is your journey in San Benedetto ? “ .Chiediamo al mastodontico americano.
“ Oh yes, very very good. It’s a pleasure to stay at  Luigis !”.  Oh sì, lui e la signora, scienziati della NASA stazionati in Germania, si trovano molto, molto bene a San Benedetto, specialmente da “Luigis “. Con quel loro modo di aggiungere la  “s “ finale quando vogliano farti notare con eleganza che, per un americano, tutto il mondo è casa. Mentre allo stesso tavolo la  signora Anna Rozzi , (…oh! Villa Pigna, mon amour ! ) ed il suo elegante accompagnatore annuiscono con affetto verso i loro sopiti in segno di amicizia e complicità.”.

“Ricordo quando, dopo una trasferta, si correva come matti per poter divulgare la partita in via cavo”. Ed il sigaro si illumina di brace a nascondere nostalgie sopite e mai dimenticate.
 
“E quella volta che, da Roma, mi telefonano nel bel mezzo di Samb-Cagilari per dirmi che la dead-line scadeva proprio a metà tempo quindi….. vedi tu …ipotizza! E vai “a braccio” !  Perché non c’è neanche il tempo per scrivere ! “ 
 
Storie di vita per “corrispondenti” di provincia in una “remenbrance” di  sogni  mai raggiunti o forse mai cercati. Sacrificando la carriera agli ammaliamenti di una donna vestita di palme e di sole.
   
Tutti per una notte; stregati. Tutti per una notte, sentendosi a casa ; at “Luigis.