Presentato il libro di Fois al Comune di San Benedetto del Tronto
San Benedetto del Tronto | MARCELLO FOIS, Vincitore del "Premio Riviera delle Palme 2008" con l'opera "Memoria del vuoto" ha incontrato i ragazzi delle scuole superiori.
L'incontro si è tenuto nella Sala Consiliare e ha visto la partecipazione attenta ed interessata di circa 150 studenti accompagnati dai rispettivi insegnanti.
In apertura, Mimmo Minuto della libreria Bibliofila di San Benedetto del Tronto, ha ricordato la serie di incontri organizzati nel corso dell'anno e giunta a conclusione con il presente autore.
Silvio Venieri, presidente del Circolo Riviera delle Palme, ha sottolineato che il romanzo "Memoria del vuoto" è stato largamente apprezzato dai lettori-elettori partecipi delle operazioni del Premio dello scorso anno e che è stata manifestata da più parti l'esigenza di una riflessione e di un approfondimento sull'opera.
In rappresentanza dell'Amministrazione comunale è intervenuto il Vice-Sindaco dott. Antimo Di Francesco che ha espresso sincero apprezzamento per l'iniziativa.
"Memoria del vuoto" è la storia di un fuorilegge sardo, Samuele Stocchino, pastore di origine, poi divenuto valoroso soldato e quindi trasformatosi in un bandito tra i più spietati del secolo scorso.
La vicenda attinge a fatti storici e privati realmente accaduti, trasfigurati in chiave di mito per cui si confondono crudeltà e giustizia, vendetta e difesa dei diritti.
Il Professor Francesco Tranquilli ha letto passi significativi del romanzo che hanno permesso di cogliere le intense emozioni che il testo trasmette nelle descrizioni degli ambienti naturali, nei richiami a passioni primordiali, nella condivisione di sentimenti individuali e collettivi.
Nell'occasione, Marcello Fois ha chiarito il sostrato ideologico-culturale in cui è calata la vicenda sottolineando la peculiarità della realtà storico-sociale della Sardegna che, per molto tempo, ha sperimentato l'appartenenza allo Stato nazionale solamente attraverso "la coscrizione obbligatoria, le tasse, la repressione".
Attenzione particolare è stata rivolta al tessuto linguistico dell'opera che risulta un sapiente mosaico di tratti narrativi, brani lirici, inserti espressivi in lingua sarda, dialoghi, descrizioni, riflessioni.
Proprio a tale proposito Marcello Fois ha osservato che l'Italia è una realtà culturale speciale in cui "la lingua letteraria risulta più innovativa della lingua standard".
L'autore ha poi risposto alle domande degli studenti e del pubblico presente: ha spiegato che il mestiere di scrittore non è frutto di ispirazione estemporanea e di talento innato come si insegna in certe scuole di scrittura creativa, ma è il risultato di una solida preparazione culturale e professionale. "Per essere buoni scrittori occorre essere stati prima buoni lettori".
Ai giovani in particolare ha rivolto il messaggio che per realizzare i propri obiettivi ognuno deve "attrezzarsi e imparare il mestiere", diversamente ogni sforzo è solo velleitario e il successo senza impegno non può essere durevole.
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28/05/2009
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