Può apparire un segnale forte quello espresso dal Sindaco Martinelli con la decisione di escludere dalla maggioranza i consiglieri comunali Rosini e Baiocchi, ma è un gesto che giunge in un momento in cui le tensioni interne cominciavano a montare di nuovo alimentando dissidi e contrasti che il Primo cittadino ha voluto chiaramente arrestare.

Non è certamente il singolo episodio la causa di un provvedimento tanto inatteso quanto determinato, ma la necessità di interrompere definitivamente una spirale pericolosa che in due anni di governo ha già prodotto crisi, rimpasti nella giunta, continue richieste di chiarimenti, impegni propositivi e chiacchiere di altra natura. E' arrivato il momento di prendere atto delle responsabilità che ognuno si è assunto di fronte all'elettorato ed alla collettività tutta. Non si può dire di appartenere alla maggioranza ed affondarla ogni qual volta se ne presenta l'occasione esponendo il Sindaco e la sua Giunta al pubblico ludibrio, con buona pace dell'opposizione che ci ringrazia per i continui autogol che ci facciamo.

Il gesto del Sindaco interviene come un forte, accorato richiamo all'unità nella maggioranza, lasciando da parte asti e risentimenti personali, lavorando con impegno collaborativi per la realizzazione dei tanti progetti che ci sono da fare. Il Sindaco va sostenuto e non semplicemente criticato come se fosse il principale responsabile dei problemi che non esistono. La Giunta va aiutata e non messa continuamente in discussione con richieste di sostituzione di questo o quell'assessore. E' giunto il momento di riportare serenità nel clima politico infuocato degli ultimi tempi. Bisogna tornare alla ragionevolezza ed al buon senso che rappresentano le uniche qualità che fanno risolvere rapidamente tutti i problemi , anche quelli che riguardano Rosini e Baiocchi che, con maggior equilibrio da parte di tutti ma, soprattutto, con la volontà di collaborare seriamente, possono essere riassorbiti in maggioranza.

Il momento è particolarmente delicato ed il Sindaco non sembra avere più intenzione di essere tenuto in ostaggio da questo o da quel consigliere, da questa o da quella formazione politica. San Benedetto rappresenta con Ascoli e Fermo il crocevia da cui può partire la conquista della Provincia da parte della C.d.L. e la provincia di Ascoli rappresenta il motore della C.d.L. per sperare di arrivare alla conquista della Regione Marche nelle elezioni del 2005. La caduta della Giunta a San Benedetto è quanto di più rischioso e pericoloso si possa verificare e se qualcuno pensa di potersi assumere tali, gravi responsabilità, valuti attentamente quello che sta facendo perché potrebbe essere chiamato a risponderne personalmente.

L'invito è rivolto ovviamente a tutti ed a nessuno in particolare e recuperare l'equilibrio e la ragionevolezza è compito di ciascuno, nessuno escluso. Personalmente sono convinto che si recupererà presto l'unità all'interno dell'alleanza poiché la posta in palio è troppo alta e a nessuno conviene vanificare gli sforzi, il lavoro e le energie profuse, comunque, in questo primo scorcio di legislatura, con la drammatica prospettiva per molti di tornare nel più assoluto anonimato.

      *  Delegato di Collegio di Forza Italia
        San Benedetto del Tronto