Pasqualino Piunti e Luca Vignoli rilanciano la polemica sulla mancata programmazione di aree da adibire a parcheggi bianchi alla vigilia dell'entrata in vigore di quelli a pagamento sul Lungomare. Mentre è in atto la firma della delibera i due esponenti di minoranza tornano a stigmatizzare il fatto che il provvedimento non sia passato né in commissione né in un dibattito consiliare e sia stato annunciato sul BUM ancora prima di essere emanato.

Per Vignoli e Piunti la mancanza di ampie aree alternative rischia di creare seri problemi alla viabilità di strade parallele o vicine al Lungomare come via Piemonte, via Lombardia, via Basilicata, via Puglia, via Formentini. "Sperequazione" viene inoltre definito dai due di minoranza il fatto di far pagare 30 euro l'abbonamento trimestrale per parcheggiare sul litorale mentre se ne pretendono solo 60 per quelli annuali del centro.

L'ex assessore al Bilancio Vignoli tuona contro quelle che definisce "mistificazioni" ovvero fare apparire come "una colpa" il fatto che la passata giunta abbia venduto la farmacia comunale. "Mentre con il ricavato -puntulaizza- si sono fatti interventi importanti come la realizzazione della palestra all'Agraria, la ristrutturazione della scuola Cappella e due chilometri del Lungomare".

A proposito di quest'ultimo AN ha provveduto a fare stampare un manifesto nel quale appaiono la foto di un pezzo di Lungomare riqualificato e un tratto delle nuove segnalazioni a pagamento con la didascalia: "Questo lo abbiamo fatto noi e questo la giunta Gaspari".

La stessa Alleanza Nazionale insieme a Forza Italia e Udc contestano violentemente il rinvio delle due mozioni presentate dalla minoranza durante la seduta dell'ultimo consiglio comunale. La proposta è stata avanzata dal consigliere e segretario Nazzareno Menzietti della Margherita adducendo come motivazione il bisogno di seguire l'evolversi delle elezioni nei comuni limitrofi. L'invito è stato raccolto sia dal presidente del Consiglio Comunale Giulietta Capriotti sia dal sindaco Gaspari che poi lo hanno anche votato.

"Un atto incredibile e inqualificabile". Così commenta il capogruppo Pasqualino Piunti gratifica di "onestà intellettuale" i nomi dei consiglieri di maggioranza Leo Sestri e Pino Laversa (R.n.P), Francesco Bruni (Italia Valori), Giuseppe Cappelli (Ds)che invece di votare a favore hanno preferito astenersi. Gli ultimi due punti rimandati per la seconda volta sono una del capogruppo di An Piunti sulle scritte minacciose nei confronti di alti esponenti della Chiesa cattolica comparse in alcune città italiane, e l'altra, sempre del gruppo di An, sulla giornata della famiglia del 12 maggio scorso.

Dalla ferma presa di posizione contro il rinvio delle due mozioni ad un consuntivo del primo anno di governo della maggioranza. Per Bruno Gabrielli, capogruppo di Forza Italia :"Dopo un anno di colpi d'ala, dichiarazioni pompose e tronfie questa amministrazione è volata talmente alta da perdere qualsiasi contatto con i reali e terreni problemi della cittadinanza".

Sulla stessa linea d'onda Marco Lorenzetti, capogruppo consigliare dell'Udc per il quale :"La Margherita ha dimostrato ancora una volta di temere il confronto su temi quali le coppie e la famiglia. Non certo un atteggiamento qualificante per un partito che si dichiara moderato. Per quanto riguarda il bilancio del primo anno di Giunta ci rifacciamo agli elenchi da noi rese pubbliche sulle opere annunciate e mai ancora realizzate".