L'incuria è nemica del turismo. Potremo riassumere con questo spot il grido di preoccupazione lanciato stamani da un operatore balenare. Si tratta di Sergio Rossi, da anni titolare dello chalet La Gioconda a pochi passi dalla rotonda di Porto d'Ascoli. Il suo stabilimento si trova nella parte di lungomare interessata, anni fa, dalla prima fase di restyling. La nuova passeggiata, apprezzatissima da turisti e residenti, con il passare degli anni è stata però quasi lasciata all'abbandono.

"Con il passare del tempo il servizio di pulizia è andato man mano scemando. Oggi i bellissimi giardini tematici e le aiuole, dove tra l'altro l'erba è cresciuta a dismisura, sono diventati un ricettacolo di ogni genere di sporcizia", afferma amareggiato Rossi, rivelandoci di sostituirsi spesso ai netturbini nella raccolta di escrementi di animali, cocci di vetro, cartacce ed a volte anche di siringhe. Basta fare due passi per trovare riscontro alle lamentele dell'operatore balneare. Anche se, ad onor del vero, abbiamo incontrato un drappello di operai comunali impegnati in unafaticoso lavoro di "bonifica". Piange il cuore nel vedere cestini per la spazzature divelti ed abbandonati al suolo. Sicuramente l'opera d'un qualche vandalo.

Altro problema serio è il fatto che, nelle giornate di pioggia, i nuovi lampioni del lungomare smettono di funzionare, lasciando l'intera zona al buio e dando non certamente una bella prova d'efficienza. "Io ed altri colleghi abbiamo telefonato molte volte in Comune - contiuna Rossi - e la cosa paradossale è che neanche dagli Uffici Comunali sanno spiegarsi il perché del disservizio". O almeno questo vogliono far credere.

Sergio non ci nasconde la vergogna che deve affrontare nel giustificare ai villeggianti una situazione del genere, adducendo spesso qualche piccola bugia. "Ai turisti diciamo che chi dovrebbe occuparsi della manutenzione è ammalato o ha avuto problemi per raggiungere il posto di lavoro".

Occorre poi dire che la stagione è partita alla grande. "Non ho mai ricordato un 1° maggio con tanta gente", afferma di nuovo Rossi.

L'intervento di Rossi però non è solo critico, ma anche propositivo. Propone al Comune di istituire un apposito ufficio al quale gli operatori come lui possano rivolgersi. Una sorta di linea diretta per segnalare e cercare di risolvere le tante necessità ed i piccoli e grandi problemi che la stagione porta con sè. "E che in quest'ufficio ci lavorino persone veramente competenti - conclude Rossi - Che conoscano a fondo il nostro lavoro e le nostre esigenze".

Altra idea quella di coinvolgere dei pensionati in un progetto di vigilanza, come accade all'entrata di molte scuole. Possono essere carabinieri, poliziotti, vigili in congedo o semplici cittadini che tutelino il decoro urbano del nostro lungomare.

Dobbiamo convincerci che il lungomare è una risorsa per il turismo sambenedettese e come tale va protetto e valorizzato.