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Coro unanime dei rappresentanti del mondo politico e degli avvocati piceni contro la soppressione

San Benedetto del Tronto | No alla chiusura della sezione distaccata del Tribunale: si alla revisione della geografia giudiziaria, che modifichi le circoscrizioni territoriali

di Stefania Mezzina

No alla chiusura del Tribunale di San Benedetto. E' coro unanime, quello che si leva, dei rappresentanti del mondo politico e degli avvocati del Piceno, questi ultimi concentrati contro la chiusura attraverso iniziative pubbliche e contatti con il mondo politico. La possibilità della soppressione della sezione distaccata del Tribunale di San Benedetto, prende spunto dal decreto legislativo di riordino della giustizia, che tra gli altri, riguarda proprio il locale palazzo di giustizia, tra l'altro di proprietà comunale, che pertanto non grava sui costi sopportati dal Ministero della Giustizia.

Di tutto ciò si parlerà al convegno che si svolgerà venerdì 1° giugno alle ore 16, all'Auditorium Tebaldini, dove coordinati dall'avvocato Silvio Venieri, interverranno la dottoressa Annalisa Gianfelice, Giudice Coordinatore della Sezione Distaccata del Tribunale di San Benedetto, l'avvocato Francesco Marozzi, Presidente del Consiglio dell'Ordine Avvocati di Ascoli Piceno, al quale sono stati invitati rappresentanti del mondo forense, politico e sindacale.

"Le statistiche riguardanti i procedimenti attualmente pendenti a San Benedetto sono di rilievo, alla data del 31 dicembre 2011 quelli penali erano 430 e gli affari contenziosi civili 1928; a questi si aggiungono gli affari civili non contenziosi, le tutele, le curatele, le eredità giacenti, le amministrazioni di sostegno e le esecuzioni mobiliari - dice l'avvocato Venieri - ed è bene ricordare che con i quasi 50mila abitanti, San Benedetto è la quinta città delle Marche per residenti e la seconda considerando la sola porzione meridionale della regione (province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata). L'assorbimento delle competenze al Tribunale di Ascoli - prosegue Venieri - sarebbe foriero solo di inutili disagi per la popolazione, che ogni giorno accede alla giurisdizione, senza riverbero benefico in termini di spesa e incrementi di efficienza. Inoltre, le competenze dell'ufficio giudiziario verrebbero assorbite dal Tribunale di Ascoli Piceno, ma l'attuale sede in piazza Orlini sicuramente non sarebbe in grado di ospitare nuovi ambienti, ove allocare gli uffici e il personale della sezione distaccata, visto che attualmente non riesce ad accogliere al suo interno gli uffici del giudice di pace e quelli degli ufficiali giudiziari, dislocati altrove. Inoltre, l'immobile di Ascoli non è di proprietà pubblica, ma bensì privata per cui l'Erario corrisponde i canoni di locazione per ben tre strutture occupate dagli uffici giudiziari ascolani, cioè la sede del Tribunale, degli ufficiali giudiziari e dei giudici di pace". Già da tempo, gli avvocati si sono rivolti al sindaco Giovanni Gaspari, per sensibilizzarlo al problema, e il primo cittadino non sta venendo meno al suo impegno: "mi sono attivato, - dice - perché ritengo che la sezione distaccata sia utile. Mentre l'ulteriore questione importante è la competenza di Fermo su Grottammare; bisognerebbe rivedere ambiti e circoscrizione, mentre quella relativa ai giudici di pace, che sono quatto in pianta organica, su 1500 carichi, potrebbe essere risolta grazie all'istituzione di un centro unico per giudici di pace e di sorveglianza, attualmente a Macerata, vista l'assenza di carceri nella zona, e, al contrario, la presenza di carceri nel piceno."

L'importante questione è tenuta d'occhio anche dal Gruppo Consiliare Pdl di San Benedetto e dalla lista civica Gabrielli Sindaco, con il consigliere comunale Giacomo Massimiani, auspicando la revisione dell'attuale geografia giudiziaria che modifichi le circoscrizioni territoriali, adeguandosi alle nuove realtà. "Non ha senso che i comuni di Grottammare, Cupra Marittima e Ripatransone siano sotto la giurisdizione del Tribunale di Fermo, lontanissimo geograficamente e culturalmente - si legge in una nota - oltre agli innegabili vantaggi per i loro cittadini, ciò comporterebbe il raggiungimento di un sufficiente bacino di utenza del tribunale sambenedettese, che peraltro presiede un territorio che nel periodo estivo moltiplica presenza e inevitabili contenzioni civili e procedure penali".

31/05/2012





        
  



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