Sulla questione del Parco Marino del Piceno, oggetto di discussioni negli ultimi giorni, interviene il sindaco Andrea Agostini. "La mia posizione era ed è chiara. Trovo inutile che certa sinistra tenti di strumentalizzare parole e di cercare una visibilità che non rende onore a chi ha a cuore Porto San Giorgio. Partiamo da un dato di fatto: l'Area marina protetta del Piceno insisterebbe su un fondale fangoso e su un'area territoriale molto antropizzata, con insediamenti umani massicci.

Il Parco marino dovrebbe preservare ambienti incontaminati e di particolare pregio, a tutela di specie protette. Niente di tutto ciò nel nostro caso. Tra l'altro il parco cade interamente su Porto San Giorgio, mentre gran parte del territorio elpidiense ne viene "salvificamente" esonerato. L'attuale situazione mi fa temere che giochi politici stiano portando verso un ennesimo carrozzone, utile per sistemare esponenti di partito e loro clientele, ma che rischia di ingessare la costa.

Cosa più grave è che ad oggi nessuna garanzia si dà agli operatori del settore circa gli emolumenti che dovranno essere corrisposti per la dismissione delle attività. Con questo non si vuol dire che Porto San Giorgio sia fuori dal Parco marino, né che intende uscirne. La sua realizzazione, però, deve andare di pari passo con il tavolo di concertazione per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori coinvolti. E pretendiamo che il Parco sia trasparente, come quelle acque che si vorrebbero salvaguardare. Quello che ci preme è una vera tutela ambientale, affiancata a quella dei lavoratori; per farlo, credo serva che la politica faccia un passo indietro a favore del rilancio del territorio".