La città ha vissuto con intensità e commozione le cerimonie per ricordare il 60° anniversario della liberazione, un 25 aprile carico ancora di significati e valori.

 Commenta l’assessore alla cultura, Giacomo Maroni: “Come promesso nelle linee programmatiche, l’Assessorato alla cultura si è impegnato per dare una giusta rilevanza e una corretta lettura al 25 aprile, giorno che deve restare carico di significati, di ricordi, di pensieri che possano essere da ammonimento perché le ingiustizie non si ripetano mai più.

A Porto San Giorgio tante le iniziative in programma, tutte seguite dai cittadini con grande senso di partecipazione, con commozione, con serietà e consapevolezza. Significativa la mostra dedicata a Giacomo Matteotti, vittima dei sicari fascisti, una figura che va onorato in ogni modo. L’esposizione, che abbiamo organizzato con il centro studi “Sandro Pertini”, ha avuto un ottimo successo di pubblico.

E poi, la cerimonia con cui abbiamo sistemato una lapide in piazza 25 aprile, il concerto in centro dei Bevano Est, che ha entusiasmato il folto pubblico, per chiudere con lo spettacolo gratuito a teatro, il primo maggio, un evento organizzato in collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno e che ha visto protagonista uno straordinario Bebo Storti nelle vesti scomode di uno squadrista nostalgico.

Ci poniamo così contro una logica qualunquista che vuole sullo stesso piano i morti di entrambe le parti. Si potrà parlare di riconciliazione nazionale solo quando il centro destra saprà riconoscere le colpe del passato e la vergognosa politica del nazifascismo”.