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Soffia un vento fresco nell'Europa dei 25

Ascoli Piceno | L'Ambasciatore della Repubblica Slovacca Jozef Miklosko nel Piceno per intervenire al Consiglio Provinciale.

di Maria Teresa Antonelli

"Vogliamo diventare la Slovacchia europea, che apprenderà dall'Europa quello che c'è di buono, di positivo e di costruttivo. Non frugare nell'immondizia, non cultura della morte, non cento canali televisivi dei quali novantacinque offrono la vendita di oggetti che non avremo mai bisogno. Non vogliamo essere gli schiavi dei bisogni artificialmente creati, mentre ottocento milioni di persone nel mondo soffrono la fame."

Non si nasconde dietro le parole l'Ambasciatore  della Repubblica Slovacca Jozef Miklosko. intervenuto ad Ascoli Piceno al Consiglio Provinciale aperto  sul tema "Dall'Europa dei 15  all'Europa dei 25: Opportunità e prospettive del territorio".  Un appuntamento di grande rilievo istituzionale – come hanno ribadito il Presidente della Provincia Pietro Colonnella e il Presidente del Consiglio provinciale Ubaldo Maroni, che insieme all'Assessore Armellini hanno salutato l'illustre ospite – che vuole rendere omaggio alla Slovacchia e rafforzare i legami di amicizia e collaborazione che legano la comunità picena al popolo slovacco alla vigilia dell'apertura ad Ascoli della sede del Consolato della giovane Repubblica".

Con tono garbato, ma deciso, l'Ambasciatore rafforza il suo pensiero: l'entrata nell'Unione Europea non significa per il mio Paese solamente il mercato comune e divisione delle finanze, ma anche la solidarietà e la condivisione dei valori spirituali. I popoli che hanno sofferto parecchio, lo sanno.. Durante il lungo periodo della totalità essi hanno sviluppato delle caratteristiche quali la pazienza, la costanza, la modestia, la diligenza.

Il loro tesoro è soprattutto nelle persone, nel loro talento e laboriosità, nell'elevata istruzione e avanzato livello della ricerca scientifica, nella ricca cultura popolare. Noi ci aspettiamo molto dall'Europa: gli studenti si aspettano nuove opportunità di studio, la polizia il miglioramento della collaborazione contro la criminalità, gli imprenditori l'abolizione delle barriere commerciali. Tutto questo viene  al momento frenato da limitazioni e normative che mettono in difficoltà tante piccole e medie società nel loro accesso al mercato europeo e nel libero movimento della mano d'opera.

Con  razionale onestà intellettuale, il  diplomatico slovacco mette a nudo le positività e le attuali incongruenze di un'Europa allargata. "Un'Europa che deve essere dei territori – come sostiene Pietro Colonnella - che deve pensare ad un percorso adeguato che possa far viaggiare il treno dell'Europa sullo stesso binario e con la stessa velocità." Non è mancato nel discorso che l'Ambasciatore Miklosko ha pronunciato nella Sala del Consiglio della Provincia alla presenza delle autorità civili, militari e di un nutrito numero di studenti, un appunto alla disinformazione dei media circa la realtà della Slovacchia.

Un Paese che, come informa il Console Onorario  di Ascoli Piceno Carlo Matarazzo, è alle soglie di un vero boom economico,  con una crescita importante  del proprio prodotto interno lordo,  e che può rappresentare quindi un invitante partner nell'interscambio commerciale.  Una Repubblica giovane, nata il 1 gennaio 1993 dalla dissoluzione della Cecoslovacchia, che è riuscita a mantenere la dignità della sua cultura, visto che  considera pari lingua ufficiale, oltre allo slovacco, la lingua di quelle minoranze nazionali la cui composizione etnica sia superiore al 20%.

07/05/2004





        
  



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