Lo ha voluto gridare al mondo prima di premere il grilletto. "Sono innocente". Questo il messaggio che il vicepresidente del consiglio Regionale, Pino Ricci, ha lasciato scritto su un block notes. Nessuna spiegazione plausibile per quel gesto visto che, probabilmente, si tratta di accuse tornate a galla dopo una decina d'anni di cui deve essere stato informato a seguito di una fuga di notizie.

Allora ne era uscito pulito ma il fatto che si dovesse tornare a parlare di quell'ombra che, dieci anni fa, era stata alzata sulla sua persona, deve averlo toccato tanto profondamente da farlo sprofondare in una depressione dalla quale non è riuscito a venire fuori se non facendola finita.

"Chiedo scusa e saluto tutti". Così pare abbia proseguito nel suo ultimo biglietto. Ha voluto chiedere perdono alla famiglia, agli amici, ai colleghi. A tutti coloro che, nel pomeriggio di ieri, si sono ritrovati nella sua Ortezzano per un ultimo, commosso saluto.

Nessuno è voluto mancare, dalle cariche istituzionali regionali più alte ai colleghi di partito, dai sindaci di tutto il comprensorio ai concittadini di Ortezzano fino a tutti coloro che, in tanti, hanno avuto l'occasione di conoscerlo nella propria vita.

"Non siamo stati capaci di dare forza a quest'uomo", ha osservato il parroco Don Vittorio nella sua omelia, "forse non siamo stati capaci di ascoltarlo, forse non sempre riusciamo a dare attenzione a chi ci sta accanto".