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La minoranza consiliare non si siede sui banchi del consiglio

Ascoli Piceno | Trenta si siede sui banchi della minoranza e attacca il governo cittadino e Forza Italia. Il Senatore tende la mano al centro sinistra e il presidente Camela scioglie la seduta fiducioso della presenza dei consiglieri nella prossima seduta

di Federico Biondi

La minoranza consiliare non si siede sui banchi del consiglio ed affida a Giorgio Rocchi il compito d’arringare la maggioranza. Dopo aver disertato nell’ultima settimana le commissioni consiliari per via della scarsa considerazioni mostrata dal centro destra e per le vicende dell’ultimo consiglio comunale i componenti del centro sinistra si accomodano nei posti della platea. C’è sconcerto nella maggioranza, Rocchi è l’unico presente e dichiara che dopo l’intervento si allontanerà, poco più la si accomoda il forzista Umberto Trenta il quale successivamente interverrà e attaccherà la maggioranza consiliare e il partito di Forza Italia.
 
“Un segnale di disaggio lanciato dai banchi del consiglio - dice Rocchi e aggiunge -  la maggioranza ha il dovere di fare le scelte ma non è corretto cambiare le regole visto che la democrazia è confronto e dialogo”.
 
Il centro sinistra avrebbe voluto parlare delle società partecipate dato che sono strategicamente ancorate al bilancio dell’ente, dell’alienazione del patrimonio, del piano delle opere pubbliche, del deficit strutturale e degli emendamenti presentati ma in questa occasione ha evidentemente deciso di ascoltare i pareri dei consiglieri di maggioranza.
 
Il consigliere della Margherita finisce l’intervento e il presidente del consiglio Valeriano Camela prende la parola e delucida i presenti sugli accadimenti della seduta precedente, secca la risposta conclusiva di Rocchi, “molta gente ha combattuto per la democrazia e nei verbali delle commissioni consiliari ci sono i nostri interventi ed oggi, vogliamo sentire gli interventi dei consiglieri di maggioranza così vediamo chi vuole bene alla città”.
 
Dai banchi della minoranza il consigliere di Forza Italia Umberto Trenta inizia l’intervento con una frase di Ghandi, “la democrazia è pericolosissima per chi non la sa usare”. Con molti ritagli di giornali espone le sue perplessità per un partito di governo, Forza Italia, che per via del concetto che ha della legittimità non considera affatto le minoranze consiliari.
 
Si rivolge al sindaco in merito alle società partecipate del comune, “lei rappresenta molte presidenze e non risultano perché gratis, ma le società devono avere utili altrimenti mi sorge un dubbio”. Usa un linguaggio forte e colorito, parla di lettere anonime in procura per quanto concerne la scorsa seduta, “questo è il consiglio delle lettere anonime”.
 
Avvertito della scadenza del tempo a disposizione per il suo intervento, taglia corto sul Piano Regolatore, sui Prust e le risorse assegnate a quest’ultimi e conclude l’intervento con interrogativi di non poco conto “qualora ci fossero cartelli delle imprese, degli studi tecnici con annessi legami familiari, chiedo la dimissione dei consiglieri o la fine dei rapporti di privilegio”.
 
“Abbiamo il diritto di ascoltare la minoranza, le istituzioni non sono della maggioranza di governo”. Esordisce così il Senatore Ciccanti, il quale avverte che se la situazione dovesse continuare così c’è la possibilità di un punto di non ritorno.
 
Non era opportuno approvare il bilancio senza la minoranza consiliare e se la sinistra chiede trasparenza e dialogo, la maggioranza consiliare dovrebbe darne di più di quella reclamata ha sottolineato il Senatore elogiando nel suo intervento un centro sinistra competente ed organicamente motivato.
 
Dopo il Senatore intervengono il missino Massimilano Brugni e il consigliere Andrea Galosi il quale opta per sospendere la seduta e programmare un confronto con la minoranza. Interviene il presidente della commissione bilancio Cesare Celani e rinforza la tesi del Senatore confermando l’impegno e la massima collaborazione con la minoranza nelle sedute di commissione.
 
Dopo una breve consultazione il presidente Valeriano Camela decreta che il consiglio proceda solo nell’illustrazione del bilancio 2005 e dei relativi documenti programmatici 2005/2007 mentre la discussione è rinviata al prossimo appuntamento, fiducioso della presenza del centro sinistra.
 
Il Sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani illustra gli intendimenti e i risultati che l’amministrazione intende raggiungere e subito dopo la parola passa all’assessore al bilancio Francesco Viscione per una trattazione più particolareggiata dell’atto.  
 
Il consiglio comunale è stato convocato per lunedì 13 giugno ma prima è stata indetta la conferenza dei capi gruppo per le ore 12.00 presso l’ufficio della presidenza del consiglio per cercare di ricucire lo strappo che si è creato. Ad assistere agli interventi dalla platea è rimasto solo il consigliere Giorgio Rocchi mentre tutti gli altri componenti del centro sinistra si sono riuniti dentro la sala Massy del Palazzo dei Capitani.

11/06/2005





        
  



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