Il Museo dei costumi storici da lunedì prossimo sarà aperto al pubblico.
Ascoli Piceno | In mostra anche il costume di S. Orsola, ripreso dai dipinti del Crivelli, ed un costume offerto alla Quintana dalla sartoria teatrale La Primula di Parma.
Vi sono esposti alcuni dei costumi che hanno fatto la storia della Quintana.
Nel museo dei costumi storici, presso la sede dellEnte in piazza Arringo, che da lunedì prossimo, 20 giugno, sarà aperto al pubblico anche nelle ore serali, i visitatori potranno ammirare il costume di Giulio Franchi (uno dei padri della manifestazione), che è stato il primo Provveditore di Campo, il costume indossato da Antonio Orlini quale capitano del sestiere di S.Emidio e che, ancora oggi, è il manifesto più conosciuto della Quintana.
Ed ancora i costumi che furono indossati da Rirì Angelini e Enzo Cenciarini, indimenticati Mossieri, dal Provveditore di Campo Mimì Cappelli, dai consoli Nazzareno Flaiani (Piazzarola), Davide Mario Vitelli (Porta Maggiore) e Nino Aleandri (Porta Romana) e dal caposestiere della Piazzarola Marcello Ciabattoni.
In mostra anche il costume di S. Orsola, ripreso dai dipinti del Crivelli, ed un costume offerto alla Quintana dalla sartoria teatrale La Primula di Parma.
Dal mese di luglio, poi, a seguito degli accordi intercorsi tra lEnte Quintana, la Provincia e la scuola professionale, saranno esposti tutti i lavori realizzati dai ragazzi che hanno frequentato i corsi di costumistica.
Ma la sede dellEnte è anche un luogo dove è possibile leggere la storia del palazzo.
Durante i lavori di restauro, infatti, vi sono stati importanti ritrovamenti archeologici che hanno messo in luce una pavimentazione stradale di epoca romana. Reperti che sono stati lasciati a vista, protetti da lastre di vetro.
Inoltre alcuni elementi decorativi lignei, realizzati tra la fine dell800 e i primi del 900, sono stati restaurati e collocati nella loro posizione originale, diventando in tal modo elementi decorativi e di finitura.
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14/06/2005
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