In occasione dell’inaugurazione della nuova Piastra Ambulatoriale presso il P.O. Mazzoni, tenutasi sabato 11 giugno, abbiamo intervistato Luciano Agostini, Vice Presidente della Giunta Regionale Marche, in merito a questo risultato della Zona Territoriale 13.

“La piastra ambulatoriale – come spiega l’ingegner Mario Maresca, direttore della Zona Territoriale 13 – “fa la sintesi di attività disperse nel territorio dell’ospedale, permettendo così un’accoglienza del cittadino con una qualità decisamente superiore, con un’estrema chiarezza in modo che non si senta disperso e abbandonato a se stesso, ma seguendo un filo logico sia delle informazioni sia dei colori, possa con tranquillità attendere il turno e ottenere la prestazione, con un percorso unidirezionale.

Il metodo adottato per progettare questo servizio – continua Maresca – è stato quello di fare prima una fotografia di quello che avevamo e di quelle che erano le esigenze del cittadino e su quelle programmare quantità di ambulatori e di spazi e un equilibrio di risposta sanitaria andando a utilizzare al meglio le risorse”.

Abbiamo dunque chiesto ad Agostini di commentare l'inaugurazione di questo nuovo servizio sanitario per il cittadino.
È un grosso risultato che è stato raggiunto grazie all’azione della direzione generale della Zona 13 e grazie anche al coordinamento e dell’azione dei professionisti che vi hanno alacremente lavorato. Io penso che questo sia un ulteriore passo avanti della nostra Sanità. Una Sanità che in questi anni ha avuto uno sviluppo molto positivo nella nostra zona, i risultati sono sotto gli occhi di tutti, questa è un’ulteriore fase di avanzamento e soprattutto di integrazione con la medicina territoriale. Io mi auguro e spero che noi possiamo anche negli anni futuri raggiungere ulteriori grandi risultati per il nostro territorio.

È stata importante per la progettazione di questa piastra il coinvolgimento anche dei cittadini e degli utenti che saranno i destinatari di questo servizio.
Sì, da un po’ di tempo si è iniziato questo percorso di grande coinvolgimento, a partire dal disegno strategico della nostra sanità nel nostro territorio, con il coinvolgimento di tutti i sindaci della area ricadente nella Zona 13, e poi anche con le associazioni che rappresentano il principale protagonista, cioè l’utente, il cittadino-utente della nostra sanità.
Per cui quel tavolo di confronto che si è instaurato istituito ormai da un po’ di tempo tra organizzazioni di rappresentanza dei cittadini e operatori che operano all’interno della struttura sanitaria, è servita e ha prodotto risultati importanti, proprio per mettere il cittadino al centro della propria attenzione.

Al di là della percezione che il cittadino può avere, le Marche sono al secondo posto in Italia come Sanità.
Io credo che anche i cittadini abbiano una buona percezione della nostra sanità, tant’è che ogni volta che tentiamo qualche azione di razionalizzazione c’è un’attenzione che va oltre il lecito, a volte, anche sopra le righe, per cui io penso che i cittadini marchigiani siano gelosi del proprio servizio sanitario pubblico, l’essere pubblico che è stato messo in dubbio dall’azione del governo nazionale, ma noi abbiamo resistito, e questo il governo regionale e i cittadini delle Marche sono orgogliosi di averlo fatto, e quindi è evidente che nel momento in cui si vadano a fare delle opere, siano molto attenti, controllano, è giusto che sia così, e noi dobbiamo ricercare anche molta partecipazione delle scelte che facciamo

Dello stesso parere Almerino Mezzolani, Assessore Regionale alla Sanità, che sostiene come questo obiettivo raggiunto sia “la testimonianza dell’efficienza di una sanità chiamata a cambiare, e che cambia per adeguarsi ai nuovi bisogni, ai nuovi problemi che i cittadini pongono; mi pare che in questa realtà ci sia stato un lavoro, e questo sia solo un pezzo di un lavoro che viene da lontano e che guarda lontano, teso proprio ad assecondare questo cambiamento in atto. Credo che questo qui sia l’esempio di come si possa essere sulla strada giusta per la sanità che vogliamo costruire nelle Marche e anche in Italia”.