Referendum: Tempo energie e soldi sprecati
Ascoli Piceno | Orsini: Il 10 giugno su ilQuotidiano.it scrivevo che ritengo giusto che ogni cittadino possa liberamente votare o meno e votare come e per chi vuole
di Giuseppe Orsini
Il 10 giugno su ilQuotidiano.it scrivevo che ritengo giusto che ogni cittadino possa liberamente votare o meno e votare come e per chi vuole. Sostenevo la libertà di astenersi, ma non parlavo per me. Infatti, io ho votato. Solo per uno dei quattro referendum, ma ho votato. Ed ho votato NO. La Chiesa ha suggerito ai propri fedeli di astenersi.
Lo hanno fatto anche CISL, ACLI ed altri, presidente della Margherita Francesco Rutelli compreso, avvalendosi dello stesso diritto esercitato dai Democratici di sinistra nel 2003 (referendum sullarticolo 18). La libertà deve valere sempre e per tutti.
Dopo il voto, riflettiamo sulla sconfitta dei sostenitori del SI. Per i primi tre quesiti, l89% ha votato SI. L11% ha votato NO. Per il quarto quesito (Fecondazione eterologa), il 78,2% ha votato SI. Il 21,8% ha votato NO. Si stima che almeno il 36% del 74% degli astenuti abbia agito in modo motivato. Avessero votato, avrebbero certamente votato NO ed il quorum sarebbe stato raggiunto col 61,9%.
I NO avrebbero vinto con oltre il 10% di vantaggio per i primi tre quesiti e con oltre il 15% di vantaggio per la Fecondazione eterologa.
Ed allora: perché si è decisa lastensione? Per due motivi. Primo, la vittoria del NO non era certa. Secondo, la legge sarebbe diventata immodificabile per volontà popolare. Invece ora la legge è modificabile in Parlamento. Speriamo lo si faccia presto. Concludo con qualche osservazione flash. Sarebbe bene evitare di sconfinare in cose che non attengono alla propria competenza.
LOn. Luciano Violante ad Omnibus (La7) il 10 giugno ha invitato la Chiesa a leggere il Vangelo. Ha citato Matteo (5,37): «Ma il vostro parlare sia: "Sì, sì; no, no"; poiché il di più viene dal maligno». E lo stesso Violante che originò i processi Andreotti, assolto dopo undici anni. Chi ripaga Andreotti dei danni morali, lItalia della pessima immagine nel mondo e noi contribuenti dei costi dei processi?
La sinistra in genere (per il Piceno cito il Presidente della Provincia Massimo Rossi vedi il Carlino del 15 giugno) lascino stare la Chiesa Cattolica e la sua gerarchia. Quando la Chiesa ha preso posizione contro la guerra in Iraq, è stata osannata. Ora, che ha esercitato come sempre il suo Magistero per illuminare le coscienze dei suoi fedeli, viene biasimata. Quando il clero ha sostenuto la sinistra nelle elezioni, nessuno lha criticato. Hanno solo incassato i voti. Volentieri. In silenzio. E la Chiesa apra gli occhi e prenda atto con chi ha a che fare. E ora.
Infine, si lasci stare lelettore. Lo si ritiene intelligente se e quando vota a sinistra e lo si ritiene incapace e credulone quando ascolta la sua coscienza. Giustamente Marcello Veneziani (Libero 14 giugno) dice: «Questo referendum non lha vinto Ruini; lhanno perso loro, i Partiti, i Giornali, gli Opinion Leaders». Io aggiungo: Lo abbiamo vinto noi Cittadini, liberi e coscienti. Finalmente.
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16/06/2005
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