Sarà dedicata al pittore ascolano Giulio Gabrielli (1832-1910), nel primo centenario della sua nascita, la mostra che verrà inaugurata il 26 giugno, alle ore 11, nella sede dell'Ente Quintana, alla presenza del sindaco di Ascoli, Guido Castelli, e del presidente del Centro Studi sui Giochi Storici, Stefano Papetti.

L'esposizione, avente ad oggetto una serie di dipinti a tempera su carta, è il frutto di una ricerca effettuata da Maria Gabriella Mazzocchi e pubblicata negli atti dell'ultimo convegno organizzato dal Centro Studi sui Giochi Storici.

Alla vivace vena pittorica di Gabrielli, incaricato di realizzare vari palii assegnati ai vincitori delle corse equestri che nell'Ottocento si tenevano in occasione delle feste patronali, si devono anche delle piacevoli scenette di vita quotidiana colte dall'artista durante lo svolgersi delle feste emidiane.

‘Le celebrazioni per il primo centenario della nascita di Giulio Gabrielli, spentosi nel 1910, - dice il sindaco Guido Castelli nella sua veste di presidente dell'Ente Quintana - si annunciano con questa selezione di disegni destinati alla esecuzione dei palii per la Quintana che l'artista ascolano venne frequentemente chiamato a dipingere negli anni a cavallo fra Ottocento e Novecento. Si tratta di una produzione pittorica d'occasione che certo non è sufficiente ad illustrare tutta la grande mole di opere realizzate dal Gabrielli e la sua eclettica personalità di intellettuale, ma che tuttavia testimonia la sua partecipazione ad un evento molto sentito fra la popolazione del capoluogo Piceno. La Quintana moderna si collega a questo patrimonio culturale che la rievocazione storica contribuisce a mantenere vivo, non soltanto a favore dei cittadini coinvolti nella competizione, ma anche per i molti turisti che vengono ad Ascoli per ammirarne i monumenti e le opere d'arte, ma anche per respirare l'aria del passato che la Quintana con la sua spettacolarità ancora tiene in vita'.

‘Per non dimenticare il forte radicamento delle feste patronali nella popolazione del territorio - continua Stefano Papetti - si è pensato di esporre una serie di dipinti inediti dell'artista ascolano Giulio Gabrielli che sul finire dell'Ottocento ha documentato gli episodi più caratteristici che avvenivano durante i giorni dei festeggiamenti emidiani, restituendoci consuetudini ed usanze popolari oggi dimenticate. Attraverso questa iniziativa, che si accompagna alle altre mostre ed ai convegni di studio organizzati con cadenza biennale, il Centro Studi sui Giochi Storici si propone di riaffermare la necessità di un continuo approfondimento delle istanze che hanno concorso alla definizione dei riti e delle feste patronali ad Ascoli, attraverso il confronto fra quanto emerge dall'analisi comparata delle fonti documentarie e di quelle iconografiche'.

Questa piccola esposizione vuole anche essere un atto di riconoscenza nei confronti dello studioso che tanto si è prodigato per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico cittadino, in vista delle celebrazioni per il primo centenario della sua nascita.

La mostra rimarrà aperta tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 13 e, dalle ore 16 alle ore 20.