E' stata celebrata stamattina la Festa della Repubblica, che quest'anno coincide con il 60° anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione stessa (1 gennaio 1948).

Due gli eventi principali: la tradizionale deposizione delle corone ai tre monumenti ai caduti (presso l'Associazione Nazionale Marinai d'Italia e in Viale Secondo Moretti), e la 2ª edizione di "Conosci la Costituzione" alla Palazzina Azzurra, con la consegna della Carta fondamentale ai diciottenni residenti nei comuni del comprensorio.

La cerimonia è iniziata con il piccolo e gradito "fuori programma" organizzato dalla III C della scuola elementare "Caselli" di via Moretti, accompagnati dalla loro insegnante Anna Rosa Cianci. Guidati dal maestro Stefania Spacca dell'Istituto musicale "Vivaldi", i bambini hanno cantato l'Inno di Mameli.

A seguire il saluto del sindaco Gaspari che ha ricordato il partigiano Elio Tremaroli, morto pochi giorni fa: "Sono certo che Tremaroli sarebbe stato con noi oggi per celebrare una giornata così importante" afferma il primo cittadino, sottolineando come l'anziano partigiano si fosse impegnato anima e corpo nelle scuole di ogni grado per tramandare ai giovani il ricordo nel periodo della Resistenza. "Era un uomo che non passava mai inosservato, anche per la sua mole fisica - conclude commosso Gaspari - un autentico gigante buono che ci manca davvero molto".

È poi intervenuto il sindaco di Acquaviva Picena Tarcisio Infriccioli, convinto che la Costituzione debba essere conosciuta dai ragazzi affinché essi possano esercitare in libertà i propri diritti ed al contempo comprendere i propri doveri di cittadini: "Sappiate portare le vostre idee e il vostro impegno per una società migliore", ha raccomandato in conclusione ai giovani.

Infriccioli avrebbe dovuto consegnare la Costituzione alla sua concittadina Sara Testa, che compie gli anni proprio oggi. La giovane era purtroppo assente per malattia, in rappresentanza dei diciottenni è stata quindi chiamata Irene Bruni, figlia del consigliere comunale Francesco Bruni, intervenuto a sua volta per un breve saluto, durante il quale ha auspicato ancor maggiore impegno da parte delle scuole per far conoscere il significato delle ricorrenze istituzionali previste nel corso dell'anno.

A seguire una breve lezione del prof. Giovanni Di Cosimo, docente di Diritto costituzionale all'Università di Macerata. Di Cosimo si è soffermato su due punti: in primo luogo, sul fatto che la Costituzione "è di tutti perché fu votata dal 90% degli eletti all'Assemblea Costituente, in anni di scontro ideologico radicale; perché con scelta lungimirante è stata impostata in maniera pluralista, non indicando scelte religiose o morali "giuste"; e infine perché garantisce le minoranze".

L'altra questione evocata da Di Cosimo è l'attualità e validità della Costituzione ancora oggi: "60 anni non sono molti per una Costituzione. La nostra funziona ancora oggi come un limite al potere politico, così come avveniva agli albori del costituzionalismo, in America e in Francia, duecento anni fa. E inoltre per le scelte condivisibili che essa indica, in materia di diritto alla salute o all'istruzione per tutti".

Alla cerimonia hanno preso parte rappresentanti dei Comuni di Carassai, Cupra Marittima, Grottammare, Montefiore e Ripatransone. Inoltre erano presenti il Presidente della Provincia Massimo Rossi; il comandante della Capitaneria di Porto Luigi Forner; il Capitano Giancarlo Vaccarini, comandante dei Carabinieri di San Benedetto; il dott. Marco Fischetto, dirigente del locale Commissariato di P.S.; autorità civili e militari, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma. L'intrattenimento musicale è stato curato dal Corpo bandistico "Città di San Benedetto".