Cinque medaglie d’oro per la città di Fermo, quattro per Montegiorgio, a seguire gli altri nove comuni.

 

Ma mai come in quest’occasione era importante esserci e non vincere o arrivare prima dell’altro a tutti i costi. Certo, c’è stata leale competizione e, perché no, sacrosanto campanilismo.

 

Giusto così. Vincente è stata l’idea, il progetto di alcuni ragazzi di Montegiorgio, Rossano Romiti in testa.

 

Formula azzeccata, con undici comuni (per cominciare va bene), con i loro colori e tradizioni sportive, a darsi battaglia sul territorio, in onore della provincia del Fermano. Era stata festa all’inizio, il 2 giugno a Pianarelle, è stata festa ieri, a Fermo alla pista di atletica, nell’epilogo condito da sfilata delle delegazioni e premiazioni, alla presenza di atleti, sindaci e assessori. Medaglie per tutti, come detto, anche per Massa Fermana e Francavilla d’Ete. Che sul campo sono rimaste a secco ma che hanno capito lo spirito dell’evento.

 

Grande plauso ai cinque ori fermani: nel calcetto donne, nel ciclismo con la doppia impresa di Fasciani, nell’atletica maschile e femminile. Bravissimi fino alla fine anche i montegiorgesi (doppio oro nel beach-volley, successo di Pochi nella mountain bike e nel volley maschile). Due ori anche per Porto San Giorgio (basket e bocce) e la sorpresa Monte Vidon Corrado (pigliatutto nel tennis con Fagiani). Un successo a testa per Falerone (nel calcetto) e Monte Urano (pallavolo femminile).

 

Il medagliere finale delle prime Olimpiadi, dunque, ha visto prevalere la città di Fermo con 5 ori, 1 argento e 4 bronzi; Montegiorgio 4 ori, 4 argenti e 3 bronzi; Porto San Giorgio 2 ori, 3 argenti e 1 bronzo; Monte Vidon Corrado con 2 ori e un bronzo; Falerone 1 oro, 2 argenti; Monte Urano 1 oro, 1 argento e 3 bronzi; Montappone 2 argenti; Servigliano 1 argento e 3 bronzi e Magliano di Tenna con 1 argento.