Sembra proprio che la polemica avviata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sulle possibili arrate valutazioni, dai banchi importanti della comunità europea, hanno finito per interessare anche la piccola comunità di Smerillo . I  rappresentanti della lista sconfitta alle votazioni del 12 e 13 giugno, trascorsi alcuni giorni attaccano duramente il ruolo ricoperto dal presidente dell’unico seggio esistente nel paese.

“Nel nostro ridente paese - ha raccontato Andrea Cupelli - presso l’unico seggio troneggiava nel ruolo di presidente, la Signora consorte del sindaco uscente e candidato consigliere nella lista numero due. Tale lista risulta, dal confronto elettorale, vincitrice per una manciata di consensi. Io non sono in grado di poter stabilire se, giuridicamente, tale composizione del seggio sia corretta, ma, sono convinto, che sicuramente più di qualche manciata di voti siano stati determinati dalla presenza della Signora, la quale porgeva, ritirava ed inseriva  nelle rispettive urne le schede a tutti i votanti. Questo è un concetto che in qualsiasi altra realtà, magari sarebbe stato irrilevante dal punto di vista del risultato elettorale, ma a Smerillo è determinate, perché, l’ambiente, è di carattere rurale e per certi versi dal sapore squisitamente medioevale".

Nelle parole di Cupelli  si vuole principalmente evidenziare il comportamento dell’amministrazione uscente che denoterebbe un certo stile come definito dallo stesso rappresentante della lista numero, stile definito di pessimo gusto. "Certo la dice lunga al riguardo - continuato Cupelli - del loro pensiero sul sociale, anziché preferire alla presidenza del seggio elettorale magari qualche studente nell’intento di favorirlo economicamente, si è scelto invece di agevolare la Signora moglie del sindaco, impiegata di banca. Nonostante tutto e di corrente opposta, mi sono congratulato con la nuova amministrazione comunale privatamente, ora lo faccio pubblicamente, augurando loro buon lavoro”.