In relazione alle notizie di stampa pubblicate di recente su vari quotidiani locali sul tema “Casa del Volontariato” la Misericordia di Ascoli plaude all’iniziativa rivolgendo i propri complimenti a tutti gli attori di quest’iniziativa, ovvero Amministrazione comunale e provinciale di Ascoli, nonché al senatore Amedeo Ciccanti.

“E’ inutile evidenziare – ha sostenuto Ignazio Buonopane, che della Misericordia è il responsabile - i gravosi costi che molte associazioni operanti nel territorio ascolano sostengono per usufruire di sedi sociali spesso anguste e poco dignitose, costi che vanno a pesare fortemente sui gia magri bilanci di queste associazioni. Pertanto è apprezzabilissimo lo sforzo intrapreso per cercare di riunire tutte le associazioni che lo desiderano sotto lo stesso tetto per creare tra l’altro una struttura sinergica, che sicuramente potrebbe essere più incisiva nell’intero territorio”.

“Dall’analisi dell’operazione – ha proseguito Bonopane -, però, rimaniamo molto perplessi sulla decisione, non sappiamo se gia compiutamente presa, di destinare una sostanziosa parte del complesso immobiliare ad un’unica associazione anche se la stessa offre dei capitali propri. Questo progetto è forse quello che originariamente era stato ideato dal responsabile dell’associazione disabili Roberto Zazzetti? È forse quel progetto che prevedeva che tutte le associazioni siano sullo stesso piano giacché si sarebbero usati fondi pubblici e terreni pubblici?

Se è vero come è vero che l’Amministrazione comunale mette a disposizione lo sfruttamento di una propria area, come potrebbe darla seppur in parte ad una sola associazione?”

“La Misericordia – ha spiegato il Responsabile dell’Associazione ascolana - svolge lo stesso ruolo della Croce Rossa e della Croce Verde, gestendo tra l’altro una convenzione paritetica con l’Asur unica, ma non pretende assolutamente agevolazioni rispetto alle altre associazioni. Non riteniamo assolutamente corretto, quindi sarebbe bene verificarne l’opportunità, che si possa distribuire in maniera non omogenea, quindi parziale, fondi o proprietà pubbliche, tanto meno se, come vociferano i soliti bene informati, sembrano esserci in ballo favori politici”.

“Riconosciamo sicuramente – ha concluso Bonopane - che la “Casa del Volontariato” rappresenti un’opportunità per tutte le associazioni, pertanto privilegiare un’associazione rispetto alle altre pone una vizio all’origine. Se vi sono associazioni che hanno la fortuna di avere mezzi propri debbano auto-finanziarsi e non attingere a fondi o proprietà pubbliche, che diminuirebbero sostanzialmente la disponibilità di risorse di cui l’unico a beneficiare deve essere il cittadino. Certe associazioni invero dovrebbero adeguarsi alle altre, ricevendo e sfruttando quanto offerto dalle Amministrazioni in maniera assolutamente paritaria. Se dovessero verificarsi parzialità allora noi chiederemmo fermamente l’utilizzo dell’aria pubblica, dove dovrebbe sorgere la Casa del volontariato, altresì reclameremmo di usufruire di parte dei fondi, auto-finanziando il resto per le stesse e identiche motivazioni che già da qualcun altro sono state addotte…”