Un impegno di 800.000 € portato avanti fino al risultato dell'inaugurazione di questa mattina che marca la netta e chiara volontà "di continuare il percorso insieme, senza prevedere nessuna chiusura". Così il reparto in cui vengono ricoverati i pazienti critici, quelli che rischiano la vita, diventa nella sua ristrutturazione futuristica, con i sette posti letto e lo staff potenziato per cogliere al meglio le condizioni ottimali di lavoro, la dichiarazione d'intenti più attendibile.

La nuova sede si estende su una superficie di 700m2 ed è dotata anche di una sala riservata ai parenti dove è possibile seguire dal monitor il letto del paziente, oltre a soluzioni tecnologiche all'avanguardia, come il sistema di sollevamento scorrevole dei malati, che migliorano il confort e la sicurezza.

Un servizio che vuole rispondere alla domanda numerosa - 250 ricoveri all'anno - attraverso un team di 30 unità tra medici e infermieri, per garantire un complesso insieme di prestazioni sanitarie: dall'anestesia in sala operatoria alla terapia intensiva post operatoria, dall'assistenza domiciliare a pazienti affetti da insufficienza respiratoria sottoposti a ventilazione meccanica, a consulenze e degenze di pazienti ospitati in altri reparti, fino alla terapia antalgica, finalizzata alla gestione del dolore post operatorio. Senza dimenticare che la rianimazione si occupa della donazione di organi e tessuti e cura la disponibilità di antidoti per altri nosocomi, in collaborazione con il centro antiveleni di Pavia.

E proprio il personale e la sua stabilizzazione sono tra i principali obbiettivi del Direttore Stroppa che ricorda: "all'inizio dell'anno avevamo un mare di precari, entro fine anno, grazie al percorso di stabilizzazione, ce ne saranno pochissimi". E chiarisce come "il Pronto Soccorso si sta già organizzando per far fronte all'emergenza estiva" in cui la popolazione di San Benedetto tende a crescere esponenzialmente a causa della presenza dei turisti.

Altrettanto prioritario per Stroppa, il principio dell'integrazione territoriale secondo cui le strutture saranno dotate di servizi complementari tra loro o, come nel caso di rianimazione, saranno entrambe dotate dei reparti fondamentali.

Il Sindaco incita alla condivisione del progetto alla luce dell'inversione di tendenza testimoniata dagli ultimi goal, esortando a lottare per raggiungere il risultato e enfatizzando la politica delle eccellenze praticata al Madonna del Soccorso, "poiché il cittadino ha diritto a trovare nella sanità pubblica risposte, dal momento che paga le tasse".

Stroppa sottolinea, in risposta, l'esigenza di collaborare e confrontarsi sul progetto che non prevede nessuna chiusura ed è imperniato sull'idea dell'integrazione tra i due nosocomi. Mentre ringrazia il personale per la prova di umanità sostenuta da tutto lo staff. Alla presenza dei grandi nomi del passato dell'ospedale, tra cui Domenico Fioravanti e Mario Narcisi, la benedizione del Vescovo Gestori nelle sale intonacate di fresco ricorda il significato più alto della cura del malato, nel rispetto del valore supremo dell'essere umano.