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Si esporta la moderna terapia ematologica pesarese nei paesi del bacino del mediterraneo

| ANCONA - Presentato il progetto formativo per operatori sanitari esteri.

Il Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca, l’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani e il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “ Ospedale San Salvatore” Eugenio Porfido, hanno illustrato in conferenza stampa il progetto formativo rivolto a medici e paramedici provenienti dall’estero.

Presenti, tra gli altri, Luigi Minardi, presidente del Consiglio regionale, Luca Ceriscioli, sindaco di Pesaro e Palmiro Ucchielli presidente della Provincia di Pesaro-Urbino. 

La finalità del progetto è quella di estendere la moderna terapia ematologica, nei suoi più avanzati aspetti scientifici e tecnologici, verso altri Centri sanitari esteri trasferendo le conoscenze e le competenze sviluppate dal reparto di Ematologia di Pesaro.

“E’ un progetto -  ha sottolineato Spacca - che viene da lontano e vuole andare altrettanto lontano e si posa sulla qualità e l’eccellenza radicata nell’ospedale San Salvatore mirando alla cooperazione internazionale in termini di formazione degli operatori sanitari e cura dei pazienti. Esso offre dei modelli sanitari universalmente accettati attraverso supporti tecnici operativi che sono risposte concrete ai bisogni delle comunità.”

“Attualmente - ha proseguito il Presidente – il progetto è unicamente finanziato con risorse regionali e vi partecipano la Regione Marche, il Comune e la Provincia di Pesaro, ma  non il Governo nazionale. Ci auguriamo che il Ministero degli Esteri nei prossimi mesi condivida questa esperienza e la rafforzi in quanto l’area euro-mediterranea è un obiettivo di strategia estera del nostro Paese.”

Mezzolani ha voluto precisare che “il Governo regionale è attento alla sanità e osservando il reparto di Ematologia la Regione Marche predilige il fare rispetto al dire.”

“In questo progetto – ha detto l’Assessore - ci sono tutti i tratti della cultura marchigiana in particolare quello della solidarietà che è un elemento caratteristico della nostra regione e che vogliamo trasmettere ad altri Paesi. Attraverso la cooperazione la sanità può migliorasi ed essere sistema aperto tramite lo scambio delle reciproche conoscenze.”

Il programma comprende un piano formativo di base (clinico, laboratoristico, assistenziale) a cui possono essere aggiunte opzioni formative concordate sulla base delle specifiche necessità evidenziate dalle Autorità sanitarie del paese estero coinvolto.

Nel triennio 2005-2007 è prevista la formazione di sei gruppi composti da tre professionisti (1 medico, 1 biologo/tecnico, 1 infermiere) per due cicli formativi all’anno (una equipe ogni 6 mesi). Durante la frequenza del reparto di Ematologia, l’operatore sanitario apprenderà le tecniche per gestire le terapie ad alte dosi in ematologia, il trapianto e l’autotrapianto e il piano formativo potrà essere contestuale alla cura di pazienti dei Paesi partecipanti al progetto (Palestina, Libano e Marocco).

E’ prevista, inoltre, la possibilità di intervento di personale dipendente dall’Azienda Ospedaliera “Ospedale San Salvatore” nei tre Paesi del bacino del Mediterraneo per sviluppare ed implementare nelle realtà sanitarie locali la diagnosi e la cura delle patologie ematologiche.
Il costo annuo del progetto è di 1.118.264,00 euro, per le spese formative e la cura dei pazienti e di 342.000,00 euro per le spese relative all’accoglienza dei paziente e delle loro famiglie.

29/06/2005





        
  



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