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Incontro del presidente con il sindaco di Armstrong

| ANCONA - Gian Mario Spacca: “Non vogliamo dimenticare i nostri cittadini e guardiamo al futuro. Due progetti della Regione per far crescere l’imprenditorialità in Argentina”

Un anno fa Armstrong assegna la cittadinanza onoraria al presidente Gian Mario Spacca, oggi Fernando Fischer, sindaco della città argentina incontra il capo dell’esecutivo nella sede della giunta.
Nel luglio del 2005 si è infatti svolta la festa dedicata alla nostra regione, culminata nell’inaugurazione del primo monumento all’emigrazione marchigiana nel mondo.

Il sindaco, accompagnato dall’assessore, di origini marchigiane, Lucio Troiano, ha ringraziato della calda accoglienza e ha ricordato i profondi legami che uniscono l’Italia all’Argentina, che deve molto della sua crescita proprio all’emigrazione italiana e in particolare delle Marche.
Legami che si ritrovano nella cultura, nell’urbanistica delle città, nelle opere d’arte e sono suggellati da diversi gemellaggi tra città marchigiane e argentine.

Il presidente Spacca ha detto di tenere molto a questi rapporti, perché “non vogliamo dimenticare i nostri concittadini, che sono stati costretti a emigrare, le loro esperienze di dolore e quelle di riscatto”, ma anche perché “vogliamo guardare avanti, al futuro” e promuovere rapporti sempre più stabili tra Istituzioni, Università, Imprese, Camere di Commercio, nell’interesse delle reciproche realtà territoriali.

A questo proposito, Spacca ha ricordato che sono in essere due progetti per l’Argentina, riconducibili alla politica di internazionalizzazione. Uno riguarda E-Capital, che finanzia, con il supporto degli istituti di credito, idee imprenditoriali di giovani. L’altra favorisce la costituzione di un centro servizi alle imprese, proprio nella provincia di Santa Fé, dove si trova la città di Armstrong: il progetto ha già avuto il finanziamento della Banca interamericana-BID, con modalità analoghe con cui è avvenuto per lo Stato di San Paolo in Brasile.

La città di Armstrong è, dal 1992, gemellata con Osimo, tra i principali centri delle Marche coinvolti nel fenomeno migratorio verso l’Argentina nel periodo fine Ottocento-inizi Novecento: nel periodo 1880-1950, oltre 9 mila osimani risultano emigrati. Le cause sono quelle tradizionali, soprattutto la lavorazione della terra, e vengono favorite dal Governo federale, che voleva costruire un grande Paese in un periodo in cui l’Argentina attraversa un periodo di straordinario sviluppo economico, che la porta a essere uno dei principali produttori di cereali. C’è poi un’altra ondata, che si colloca dopo la fine della prima guerra mondiale e, successivamente, anche della seconda. Con gli anni Sessanta il flusso si interrompe e, anzi, si segnalano diversi rientri.
Complessivamente, tra Ottocento e prime decadi del Novecento sono espatriati circa 700mila marchigiani.

29/06/2006





        
  



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