Le Marche fanno sentire la loro presenza a Wimbledon
| Nel singolare femminile avanza la maceratese Giorgi, nello juniores maschile occhi puntati su Quinzi
di Lorenzo Picardi

Camila Giorgi
Grande risalto internazionale per il tennis marchigiano nel torneo di Wimbledon 2012. Il merito principale è di Camila Giorgi, ventenne promessa nata a Macerata che, proveniente dalle qualificazioni, ha raggiunto gli ottavi di finale. Ieri, al termine di un incontro giocato con grande personalità, ha superato con il punteggio di 6-3 7-6, Nadia Petrova esperta giocatrice russa, tuttora al numero venti della classifica mondiale.
Il cammino della Giorgi è stato fin qui strepitoso. Infatti in sei incontri, tre di qualificazione e tre di torneo, non ha mai perso un set. Il suo tennis aggressivo e rischioso si è mostrato particolarmente adatto all'erba, superficie sempre insidiosa e problematica per i tennisti moderni. La ragazza marchigiana ha conquistato le cronache sin dal primo turno quando, in un impietoso derby italiano, ha regolato per 6-3 6-1 Flavia Pennetta. Il successo contro la beneamata campionessa brindisina è stato poi confermato da un perentorio 6-3 6-1, rifilato ad Anna Tatishvili, giovane georgiana situata al n° 73 del seeding mondiale. Quindi la conferma con la Petrova che la proietta verso un ottavo di finale insperato, che è in programma lunedì contro la fortissima polacca Agnieszka Radwańska, attualmente n° 3 del mondo. Compito apparentemente impossibile, ma che proverà maggiormente le ambizioni della nostra ragazza, da tempo attesa come grande speranza del già ottimo tennis femminile azzurro.
Con questi risultati Camila, che è allenata dal padre Sergio e la cui famiglia è per metà italiana e per metà argentina, entra alla grande tra le prime cento giocatrici del mondo. Una svolta, anche economica, per il suo futuro. Inutile dire che il suo torneo l'ha già vinto: tuttavia la sua determinazione lascia intendere che nel prossimo turno scenderà in campo per niente rassegnata alla sconfitta.
E per il tennis marchigiano non finisce qua. Dalla prossima settimana inizia a Wimbledon il torneo juniores, nel quale è molto atteso Gianluigi Quinzi, altro grande talento azzurro. Il ragazzo di Porto San Giorgio, che ha soltanto sedici anni, è al numero due della classifica mondiale giovanile pur dovendo affrontare solitamente ragazzi di età superiore. La sua precocità ha pochi ed illustri precedenti e lascia ben sperare, anche se la maturazione di un futuro campione è sempre un processo delicato in uno sport così ricco di difficoltà psico-fisiche. La prossima settimana vedremo in particolare come se la caverà Quinzi con l'erba, superficie comunque indicativa della classe di un giocatore.
Ricordiamo anche proprio al termine del torneo londinese, dal 7 all'15 luglio al Circolo Tennis Maggioni di San Benedetto del Tronto è in programma l'undicesima edizione del torneo internazionale, trentamila euro di montepremi, maggiore appuntamento tennistico su terra rossa delle Marche. Anche quest'anno saranno al via numerosi atleti di valore e, secondo indiscrezioni ancora in attesa di conferma, una wild card potrebbe essere data dagli organizzatori proprio a Quinzi.
Il cammino della Giorgi è stato fin qui strepitoso. Infatti in sei incontri, tre di qualificazione e tre di torneo, non ha mai perso un set. Il suo tennis aggressivo e rischioso si è mostrato particolarmente adatto all'erba, superficie sempre insidiosa e problematica per i tennisti moderni. La ragazza marchigiana ha conquistato le cronache sin dal primo turno quando, in un impietoso derby italiano, ha regolato per 6-3 6-1 Flavia Pennetta. Il successo contro la beneamata campionessa brindisina è stato poi confermato da un perentorio 6-3 6-1, rifilato ad Anna Tatishvili, giovane georgiana situata al n° 73 del seeding mondiale. Quindi la conferma con la Petrova che la proietta verso un ottavo di finale insperato, che è in programma lunedì contro la fortissima polacca Agnieszka Radwańska, attualmente n° 3 del mondo. Compito apparentemente impossibile, ma che proverà maggiormente le ambizioni della nostra ragazza, da tempo attesa come grande speranza del già ottimo tennis femminile azzurro.
Con questi risultati Camila, che è allenata dal padre Sergio e la cui famiglia è per metà italiana e per metà argentina, entra alla grande tra le prime cento giocatrici del mondo. Una svolta, anche economica, per il suo futuro. Inutile dire che il suo torneo l'ha già vinto: tuttavia la sua determinazione lascia intendere che nel prossimo turno scenderà in campo per niente rassegnata alla sconfitta.
E per il tennis marchigiano non finisce qua. Dalla prossima settimana inizia a Wimbledon il torneo juniores, nel quale è molto atteso Gianluigi Quinzi, altro grande talento azzurro. Il ragazzo di Porto San Giorgio, che ha soltanto sedici anni, è al numero due della classifica mondiale giovanile pur dovendo affrontare solitamente ragazzi di età superiore. La sua precocità ha pochi ed illustri precedenti e lascia ben sperare, anche se la maturazione di un futuro campione è sempre un processo delicato in uno sport così ricco di difficoltà psico-fisiche. La prossima settimana vedremo in particolare come se la caverà Quinzi con l'erba, superficie comunque indicativa della classe di un giocatore.
Ricordiamo anche proprio al termine del torneo londinese, dal 7 all'15 luglio al Circolo Tennis Maggioni di San Benedetto del Tronto è in programma l'undicesima edizione del torneo internazionale, trentamila euro di montepremi, maggiore appuntamento tennistico su terra rossa delle Marche. Anche quest'anno saranno al via numerosi atleti di valore e, secondo indiscrezioni ancora in attesa di conferma, una wild card potrebbe essere data dagli organizzatori proprio a Quinzi.
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30/06/2012
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