Loredana Moretti, Milo Capponi, Andrea Putzu e Claudio Di Lena, presidente del circolo di An si sono ritrovati attorno ad un tavolo per dare voce ad un malessere espresso dal quartiere Faleriense in merito alla raccolta differenziata porta a porta. Quel servizio che è iniziato, in via sperimentale, lo scorso 2 maggio con la previsione di essere esteso, entro sei mesi, a tutta la città.

Dalle critiche ad un sistema considerato inadeguato, è seguita una rivoluzionaria proposta: quella di recepire un progetto di smaltimento che preveda l'utilizzo di nuove tecnologie. "Non è che non sia giusto il principio del riciclaggio - ha esordito Loredana Moretti - quello che non è giusto è che si dimentichi che si tratta pur sempre di un servizio ai cittadini. Un servizio che essi pagano e che, invece, si trovano a fare in prima persona senza avere alcun incentivo, alcuno stimolo economico.

Questa amministrazione stimola al riciclaggio sostenendo la necessità di garantire la sopravvivenza della discarica il più a lungo possibile e professando che, al riciclaggio porta a porta corrisponda un risparmio. Noi ci chiediamo: per chi è il risparmio, peri cittadini o per chi gestisce il servizio?

Un interrogativo legittimo, questo, se si pensa che a fronte dell'incombenza di dover separare, avere sacchetti in casa, lavare le scatolette del tonno ed attendere che passino a ritirare i sacchetti, i cittadini non hanno nessuno sgravio, nessun incentivo. E poi, alla fine, si ricicla per fare cosa? Per portare tutto al Consmari? Perché non si prevede, magari, la produzione di energia pulita che vada a ricadere sul territorio?".

Da considerazioni di questo tipo prende le mosse la sfida che An lancia con forza sul fronte rifiuti.

"Ci sono comuni, come quello di Ladispoli amministrato da Alleanza Nazionale, che stanno ragionando attorno ad un sistema innovativo di smaltimento - osserva Loredana Moretti - legato all'uso di alta tecnologia. Si tratta di un impianto di termoriduzione, brevettato dall'architetto Bernabei, che prevede il condizionamento e l'inertizzazione a freddo dei rifiuti, tutti i rifiuti, tranne quelli tossici e nocivi. Rifiuti che diventano materiale edili, per arredo urbano, mattoni, traversine per ferrovie. Materiali che possono anche essere rivenduti".

Una proposta, questa, che secondo An dovrebbe essere attuata dal comune in sistema con gli altri del territorio visto che si tratta di un impianto costoso ma di sicuro risultato.  "Porto Sant'Elpidio dovrebbe farsi promotore di un discorso di questo genere in stretta collaborazione con tutti i comuni della zona", ha chiuso Loredana Moretti, annunciando un'imminente raccolta di firme in merito al problema raccolta differenziata.