“Centocinquantadue morti nell’ultimo decennio”, parole di Davide Aliberti. La SGL Carbon senza dubbio inquina ed è dannosa per i lavoratori e i cittadini di Ascoli, “la massima autorità sanitaria del comune è il sindaco - ricorda Mauro Martini – la fabbrica si potrebbe chiudere al solo dubbio che inquini o che sia dannosa per i lavoratori e i cittadini”.

Ma la SGL Carbon rimane ed è un caso difficile e complicato per la città di Ascoli. Come ricorda Giorgio Rocchi non è possibile impegnare una campagna elettorale sulla chiusura della SGL Carbon come non è possibile mandare a casa decine di lavoratori senza una valida alternativa, comunque non vede una compatibilità dell’azienda in quell’area.

Il sindaco che verrà si troverà di fronte ad un problema di grande portata che va risolto anche perché la deroga urbanistica scade nel 2007. Va risolto anche per non andare contro le unanimi promesse elettorali di una città che sarà sempre di più votata al turismo e che punta alla rivalutazione del suo patrimonio artistico, culturale, monumentale per dare ricchezza e benessere alla cittadinanza. Ascoli aspira a diventare patrimonio dell’unesco: è più facile che il carburo diventi museo storico dell’industria italiana che Ascoli…

Piero Celani ci prova, “abbiamo indicato un percorso per arrivare ad una soluzione”.

La strada che vuole percorrere Celani consiste nella riduzione spaziale del sito industriale, l’uso di tecnologie innovative per ridurre al minimo l’inquinamento e per non perdere mercato così da non perdere neanche posti di lavoro”. Dopo di che lo spazio libero rimasto visto e considerato che è vincolato (vincolato B: non si possono fare interventi urbanistici edificatori se non per restauri dell’esistente), lo si destina a verde pubblico.

Ma poi il sindaco ricorda che è un problema talmente grande che invoca l’intervento del Ministro dell’Ambiente, il Ministero della Programmazione Economica.

Aliberti preoccupato, “quest’amministrazione ha usato varianti a macchia di leopardo; non è che fanno un altro centro commerciale?”. Se si considera che per la bonifica di un sito industriale ci vogliono vent’anni, al posto della SGL Carbon si può solo fare un parco senza giochi.

Agostini dice semplicemente che chi inquina bonifica di tasca propria e poi ricorda, “i politici fino ad ora hanno mostrato incapacità”. 

 “l’elettro va chiusa - dice Martini - l’unico motivo per cui la Carbon non va via è perché i poteri forti di Ascoli non hanno ancora deciso cosa fare nell’area, quale uso e destinazione dargli”, Cannelli “l’area agli ascolani e senza clientelismi”.