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64 rappresentanti di associazioni e comitati anti movida scrivono a Napolitano

San Benedetto del Tronto | Un appello per la legalità, la salute, la qualità della vita e il patrimonio di civiltà delle città d’Italia.

di Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata della Presidente del Coordinamento Nazionale Anti Movida selvaggia Simonetta Chierici. La stessa include la firma di 64 rappresentanti di Associazioni e Coordinamenti sparsi in tutta Italia.

"Depenalizzare il reato di cui all'srt.659 c.p. favorisce chi attenta alla vita delle persone con una terribile arma incorporea: il rumore. Aiutateci a ricomporre città Civili", questo l'appello rivolto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Di seguito la missiva.

Signor Presidente,
ci rivolgiamo a Lei, che della Costituzione della Repubblica Italiana e dei suoi principi fondatori è garante,  in difesa dei nostri diritti di cittadinanza e in adempimento dei nostri doveri di civile solidarietà  politica, economica e sociale. Rappresentiamo sentimenti e finalità di numerose associazioni e comitati di cittadini operanti in molte Città d’Italia, unite da Nord a Sud compresa la Capitale, già organizzati in Coordinamento nazionale  anti-movida selvaggia,

Siamo quotidianamente aggrediti nel nostro pur inviolabile domicilio, da un invadente assassino seriale, incarnato in  mille volti  anonimi chiamati e attratti da attività note: il rumore serale e  notturno anche di fonte antropica.  Oggi drammaticamente sottovalutato, nonostante la copiosa letteratura scientifica internazionale.

La devastazione e l’oltraggio al bene essenziale della nostra salute e dei beni comuni sono oggi favoriti da  una malintesa “liberalizzazione”, ignara, nell’applicazione dei vincoli , che pure lo stesso cosiddetto decreto Monti ha esplicitato, e oggi con inadeguati controlli e vigilanza.  L’Unione europea ha una carta di diritti fondamentali che noi cittadini sentiamo oggi così gravemente violati. Ignorati o sottovalutati da molte autorità locali e di sicurezza che troppo spesso si manifestano sorde, inerti  o inefficaci nell’esercitare doveri di interesse pubblico a  tutela  di diritti nostri essenziali  e specialmente protetti dalla stessa nostra Carta costituzionale.

 Corre già  il tempo perché il Governo dia attuazione con decreti delegati alla legge delega  28 aprile 2014, n. 67 e, in particolare dell’art. 2, comma 2. Un’acritica depenalizzazione del reato di cui all’art. 659 c.p., nello scenario attuale, è un grave errore e un’ ennesimo ingiusto vantaggio a chi viola le regole e minaccia vita e benessere nelle città, ancorché  siamo consapevoli delle finalità e  necessità di alleggerire l’affollamento carcerario. Crediamo sia necessario un serio ripensamento in ogni sede legislativa e anche  in sede di redazione dei decreti attuativi in itinere.                                                     

Va mantenuta la fattispecie penale, con specificazione di fattispecie, con severe e adeguate misure sanzionatorie, corrispondendo alla necessità di tutelare la salute dei cittadini, preminente valore costituzionale; misure sanzionatorie, davvero esemplarmente rieducative e utili alla collettività. Norme disattente alla gravi realtà cittadine, afflitte da frastuono notturno di masse vocianti, che ignorano i dati di scienza,  circa la grave nocività del rumore e della mancanza di riposo, possono ancora essere corrette. Non ignorate che i bilanci della sanità dipendono anche dalle misure che chiediamo.

Non confondete dunque la depenalizzazione per casi di qualche episodico suono troppo alto di un televisore domestico di vicinato, con il frastuono antropico delle incontrollate  “movide” alcoliche.

Non assecondate la criminale ferocia dell’illegalità pervasiva.

Non privateci di uno dei pochi efficaci strumenti di difesa della vita che l’ordinamento specificamente assicurava.

La preghiamo, Signor Presidente, di vigilare con la Sua alta funzione, affinché non si consolidino norme e pratiche che di fatto facilitano interessi  criminali e penalizzano cittadinanze che nella legalità intendono serenamente e gioiosamente vivere. Se Ella vorrà riceverci, saremmo lieti di  rappresentare a Lei, come ad altre decisive sedi istituzionali, non solo disagio ma anche proposte costruttive, su questo come su altri temi rilevanti,   per il raggiungimento del bene comune. 

Simonetta Chierici

Coordinamento Nazionale Anti Movida Selvaggia 

Segue elenco di associazioni e comitati 

05/06/2014





        
  



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