La Commissione Disciplinare ha rigettato il ricorso della Samb presentato dopo la decisione del Giudice Sportivo di serie C, Giuseppe Quattrocchi, di respingere il reclamo della società rossoblù a seguito dei fatti avvenuti, prima della partita fra Pescara e Samb di domenica scorsa, negli spogliatoi dello stadio Adriatico e dove sono rimasti vittime di una presunta aggressione il direttore sportivo Guido Angelozzi, e i due giocatori, Stefano Pardini e Totò Criniti.

E' stato quindi confermato il risultato maturato sul campo, che ha visto il successo del Pescara. La Samb esce sconfitta anche dal secondo grado di giustizia sportiva e Luciano Gaucci se lo aspettava. "Non è per me una sorpresa – afferma il patron della Samb – Per fare i perbenisti abbiamo lasciato la possibilità di poter sperare nella serie B. Chi era stato colpito andava subito in ospedale, si inoltrava immediatamente la riserva scritta e poi si poteva perdere anche 10-0, perché avremmo vinto la partita a tavolino. Invece, ho mandato a Pescara gente che non si è degnata di una telefonata (si riferisce ai suoi collaboratori, ndr.), commettendo così una grossa ingenuità. Con me presente non sarebbe accaduta una cosa del genere".

Serena l'analisi dell'avvocato Mattia Grassani, che ha inoltrato il ricorso alla Commissione Disciplinare. "Nel secondo grado di giustizia sportiva – dice – è stata ristabilita la verità dei fatti, conforme al nostro racconto, ma la Commissione ha ritenuto gli episodi non gravi da poter incidere sul risultato della partita".

Ora la società rossoblù, entro le ore 13 di domani, inoltrerà il ricorso alla Caf, che si riunirà sabato mattina. Gaucci non esclude, poi, di ricorrere al Tar.