Lungomare e multe. "Deroga" o meno, colossale ingenuità della Giunta
San Benedetto del Tronto | Ci si è mossi come elefanti in un negozio di porcellane. L'intenzione di non forzare la mano nei primi tre giorni, da tenere assolutamente riservata o rivelare solo a fatto avvenuto, è stata invece sbandierata ai quattro venti.
di Carmine Rozzi
"Il bugiardo, pinocchio o altro non sono io ma il nostro sindaco Giovanni Gaspari". Non usa mezzi termini Bruno Gabrielli, capogruppo di Forza Italia. La polemica è ancora quella legata al fatto se il primo cittadino, riferendosi alla "cautela" usata da Vigili Urbani nel comminare multe sul lungomare, abbia usato o meno la definizione di "deroga". Gabrielli asserisce di sì, Gaspari smentisce.
Il capogruppo di minoranza ribadisce chiamando a testimone Giulietta Capriotti, Presidente del Consiglio:"Ripeto, qualora ce ne fosse bisogno, che Gaspari ha usato l'espressione in presenza del Presidente del Consiglio e la stessa Giulietta Capriotti lo ha confermato a me personalmente per telefono".
In ogni caso, per Gabrielli, il fatto grave non è tanto quello dall'aver chiamato impropriamente "deroga" una semplice raccomandazione ad usare il guanto di velluto da parte della Polizia Municipale ma di aver deliberato e reso pubblico con ampia cartellonista l'entrata in vigore dal 1 giugno, e non dal 4, i parcheggi a pagamento sul Lungomare. :"Avendomi consigliato di parcheggiare senza aver timore di essere multato in pratica il sindaco mi ha invitato ad infrangere una delibera che lui stesso ha promulgato" rincara Gabrielli.
Per l'esponente dell'opposizione una Giunta non può comportarsi in maniera così confusa e contraddittoria con il risultato di aver creato, in quella tre giorni, una schiera di "fortunati" (quelli che hanno parcheggiato senza pagare) e di "gabbati" (quelli che il grattino lo hanno acquistato).
Morale della favola (se c'è): l'ingenuità da parte dell'amministrazione nella vicenda è colossale e ci si è mossi come elefanti in un negozio di porcellane. Da una parte è comprensibile il fatto di non voler forzare la mano nei primi giorni dall'entrata in vigore del provvedimento per quanto concerne le multe onde non spaventare più di tanto gli automobilisti.
Dall'altra è sconcertante come la stessa intenzione, che sarebbe dovuta restare assolutamente privata tra amministrazione e Vigili Urbani, è stata invece sbandierata ai quattro venti da alcuni assessori (Settimio Capriotti alla stampa) e dallo stesso sindaco (a Gabrielli).
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05/06/2007
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