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Le vie giuste per crescere economicamente

Ascoli Piceno | Benito Calvaresi: "Rivolgersi ai giovani nel momento in cui stanno per scegliere il loro futuro".

di Cav. Uff. Benito Calvaresi


La Provincia di Ascoli Piceno come tutto il territorio nazionale sta attraversando un periodo di crisi economica che si intensificherà sempre di più se non miriamo alla rivitalizzazione ed alla culturizzazione delle attività produttive.

Trascurando per il momento quello che solitamente viene chiamato il tempo libero e che sicuramente porterebbe sviluppi solo di diversificazione sotto l’aspetto del divertimento e non della produzione, riteniamo che un problema di primaria importanza sia quello di rivolgersi ai giovani nel momento in cui stanno per scegliere il loro futuro al bivio tra impiego pubblico ed attività professionali e produttive.

A questo punto come categoria siamo molto preoccupati che la cultura della preparazione alla direzione aziendale  siamo pronti a scommettere che non sia ancora un miraggio nella nostra Provincia  che in questo momento  non viene nemmeno sfiorato. Come Organizzazione di categoria possiamo solo denunciare questa situazione per sensibilizzare le masse da formare. Dopo gli studi scolastici ed universitari è indispensabile che le Istituzioni e naturalmente quelle più collegate con il miglioramento e l’utilizzo di forze lavorative specializzate e direzionali invitino con programmi intelligentemente strutturati i giovani ad avvalersi delle risorse presenti in zona. Attività da sviluppare ce ne sono molte che potenzialmente possono esprimere grandi progetti, pertanto ritorniamo a parlare di organizzare programmi per il top management finalizzati alla focalizzazione di nuovi scenari coerenti con l’evoluzione della vision aziendale presente e futura, alla condivisione della cultura di gruppo ed alla ridefinizione di obiettivi, di trend ed indirizzi generali. Mi riferisco all’impostazione di programmi per i giovani di supporto alla crescita di specifiche figure professionali per l’ampliamento e l’integrazione delle competenze tecniche applicative e manageriali.

Programmi di formazione per la piccola e media impresa progettati ed erogati con la collaborazione oltre che con noi, associazioni di categoria, anche con gli Enti Istituzionali a  cui ho fatto riferimento sopra.

Programmi naturalmente che possono dare supporto alla riorganizzazione ed all’appoggio della Pubblica Amministrazione per favorire sicuramente un miglior orientamento per risultati indirizzati alla cultura ed al servizio. Non dovrebbero essere dimenticati corsi, seminari e masters di sensibilizzazione ed approfondimento di specifiche tematiche quali la produzione e l’organizzazione aziendale, l’aggiornamento del management e quello che più conta in questa era di avvicinamento di concorrenze paurose e rumoreggianti di prodotti esteri. In altre parole, o se volete in aggiunta a quanto detto, occorrerà sviluppare le forme di Project Management, di controllo di gestione, di marketing, di merchandising, forme di impostazione di plan business etc. Tutto ciò con lo scopo di accrescere le capacità manageriali di imprenditori di  piccole e medie imprese nonché di dirigenti e titolari delle stesse.

Tutto questo potrebbe portare anche a valorizzare le risorse umane nell’impresa ed alla crescita dei suoi quadri intermedi. Nel frattempo non si potrà dimenticare la formazione per la gestione finanziaria delle imprese affidate ai neo manager che sicuramente assimileranno criteri di economicità ed efficienza nell’attività quotidiana che svolgeranno presso le imprese ed i pubblici servizi che li utilizzeranno per far crescere il monte delle loro risorse finanziarie non trascurando la formazione finanziaria e multimediale che si potrebbe identificare con uno sviluppo integrato e finalizzato con una comunicazione sul territorio collegata all’incremento del fatturato ed al consolidamento della gestione aziendale. Sono problemi che il più delle volte le categorie evitano di trattare ma è arrivato il momento, chiamiamolo “giusto”, per non rinviare interventi che, diversamente, si possono tramutare in “grida di dolore” se le Istituzioni Pubbliche e le Pubbliche Amministrazioni non intervengono per creare le strutture dove programmare la crescita di un mercato per il momento sconosciuto, ma molto potenziale, maltrattato nonché obsoleto.

07/06/2005





        
  



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