La guerra raccontata e interpretata dai bambini.

 

Temi dolorosi, aspri, profondi, che saranno protagonisti mercoledì 8 giugno alle 21 al Teatro Cicconi.

 

“Perché la guerra”, un titolo sospeso e denso di significati, per una rappresentazione che vedrà sul palco i ragazzi delle tre sezioni della quinta elementare Mazzoni di Sant’Elpidio, sotto la regia e il coordinamento di Marco Cutini.

 

Negli ultimi giorni, i preparativi da parte di alunni e insegnanti proseguono a ritmo serrato per perfezionare gli ultimi dettagli in vista della “prima”. Ciascuna delle tre sezioni della quinta elementare preparerà un atto diverso.

 

Nel primo, un popolo ad un passo dal baratro della guerra si interrogherà sulle responsabilità del coinvolgimento nel conflitto.

 

La seconda parte sarà quella più cruda e violenta, ad incarnare il periodo dei combattimenti.

 

Nel terzo atto, il popolo sopravvissuto alla guerra, ormai terminata, si domanderà a cosa sia servito quel massacro.

 

Uno spettacolo tripartito, quindi: il prima, il durante e il dopo di una guerra sanguinosa e crudele, che sconvolgerà l’esistenza di un intero popolo. Un momento di riflessione, arricchito da passaggi di alta poesia (nella rappresentazione anche alcuni versi di Mario Luzi e Bertold Brecht), sul senso di un conflitto, sul dolore che ogni guerra porta con sé, e sul dovere di ogni singolo individuo di assumersi le proprie responsabilità, di scegliere con la propria coscienza, di non adagiarsi nell’essere popolo.

 

“Perché la guerra” è uno spettacolo insolito, difficile per persone di così giovane età, eppure significativo, per la capacità dei bambini di interpretare ruoli così drammatici e porsi interrogativi che spesso neanche gli adulti sono in grado di risolvere.