Il profilo di salute delle Marche
| ANCONA - Presentati i dati della ricerca epidemiologica condotta in ambito regionale. Mezzolani: "Lindagine effettuata e indispensabile per ottimizzare le risorse"
Il cittadino marchigiano gode nel complesso di buona salute. E quanto emerso dai dati illustrati durante la conferenza stampa dai medici della Rete Epidemiologica delle Marche e dellOsservatorio Epidemiologico dellAgenzia Regionale Sanitaria. Presenti allincontro, tra gli altri, lassessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani, che ha focalizzato alcuni aspetti importanti del lavoro svolto.
Questa ricerca - ha sottolineato Mezzolani - ha prodotto dati che investono unazione amministrativa che va oltre la sanità perché fanno emergere trasformazioni sociali e cambiamenti in atto. Lo sforzo che dobbiamo fare adesso è quello di preservare, dentro una stagione difficile sul piano delle risorse economiche, quel modello di coesione sociale che la Regione Marche ha saputo costruire in maniera originale. In questi anni è stato realizzato un sistema senza fratture tra sviluppo, ricchezza e qualità di vita della popolazione marchigiana. Solo attraverso la conoscenza approfondita dei principali settori sanitari e losservazione attenta dei mutamenti in corso ha sottolineato lAssessore - è possibile operare con scelte corrette per non far degenerare il modello di sistema creato. Le Marche oggi hanno una buona sanità fatta di adeguate politiche sociali e il lavoro svolto con questa indagine è una base indispensabile per orientare bene le risorse.
In sintesi la ricerca ha messo in luce lattività ospedaliera, le principali patologie, la salute nei soggetti con disagi e disturbi psichici e la sicurezza come elemento di qualità della vita. Tutti i dati risultano utili per la programmazione dei Piani sanitari in fase di costruzione nelle Zone Territoriali dellAzienda Sanitaria Unica.
Per quanto riguarda i tumori, lindagine ha fatto emergere che i più frequenti sono: nei maschi, la prostata (16%), il polmone (11%), la vescica (11%), lo stomaco (9%) e il colon (9%); nelle femmine, la mammella (21%), il colon (11%), lo stomaco (7%), il corpo dellutero (4%) e il polmone (3%).
Un dato critico è quello riguardante lelevato numero di casi di epatite B (52 casi nel 2004) e il sistema di sorveglianza indica che il principale fattore è legato alluso di droghe per via endovenosa. Altra criticità rilevata per la sanità marchigiana è quella degli anziani. Nelle Marche la speranza di vita alla nascita per gli uomini è di 78, 1 anni e per le donne di 84,0 e rappresenta dunque il valore più alto tra tutte le regioni italiane. Lo stato di salute degli anziani marchigiani è condizionato dalla presenza di malattie cronico-degenerative.
Lanalisi sulla popolazione neonatale marchigiana indica che questa è sottoposta a screening per le principali malattie metaboliche e i tassi di copertura vaccinale sono fra i più elevati su tutto il territorio nazionale
Sul fronte delle patologie renali nelle Marche si stima che il numero di pazienti affetti da insufficienza renale cronica sia di almeno 6.500, di cui circa 5.000 sarebbero pazienti non in dialisi. Inoltre nel 2003 sono stati sottoposti a trapianto renale 40 pazienti marchigiani.
Sulla base dei dati forniti dai Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) si può stimare come nella regione vengano seguiti circa 30.000 pazienti. Le malattie più frequenti sono le nevrosi depressive (28,4%) e le psicosi schizofreniche (27,9%). La depressione è la principale causa del carico di malattia nelle donne di età compresa tra i 15 ed i 44 anni. I Disturbi della Condotta Alimentare (DCA): Anoressia, Bulimia e Binge Eating risultano in progressivo aumento nella fascia di età adolescenziale e giovanile. Nelle Marche, al pari delle altre regioni italiane, si è verificato un costante e progressivo incremento della presenza di immigrati.
Questi, nel decennio 1992-2002, si sono in pratica quadruplicati. Nell'anno 2002, 8.292 immigrati hanno fatto ricorso al ricovero ospedaliero, per un totale di 10.734 ricoveri (pari al 3,4% di tutti i ricoveri).
Questi, nel decennio 1992-2002, si sono in pratica quadruplicati. Nell'anno 2002, 8.292 immigrati hanno fatto ricorso al ricovero ospedaliero, per un totale di 10.734 ricoveri (pari al 3,4% di tutti i ricoveri).
La ricerca ha inoltre rilevato che nel 2003 gli incidenti stradali verificatisi nelle Marche sono stati 7.363, provocando 10.598 feriti e 189 morti, in leggera diminuzione rispetto al 2002 (7.547) e al 2001 (7.466). Un ferito su quattro e un morto su cinque appartiene alla fascia di età 15-24 anni.
Per quanto riguarda la sicurezza domestica si stima che nella nostra regione ogni anno circa 88.000 persone subiscano un incidente (Istat, 1999). Per gli anni 2000- 2002 si registra una leggera diminuzione degli infortuni denunciati, mentre gli infortuni mortali definiti nel 2002 risultano 26 a fronte dei 43 del 2000 e dei 47 del 2001.
Ultimo dato è quello sulla dieta dei marchigiani che è orientata, almeno sulla carta, ad un regime di tipo mediterraneo, ma la popolazione è soggetta sia al sovrappeso (soprattutto le donne con più di 65 anni rispetto al dato nazionale) sia allobesità.
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08/06/2005
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