Il Presidente (pardon, Amministratore unico) Roberto Benigni si sottopone volentieri alla raffica di domande dei giornalisti presenti in sala. La conferenza stampa indetta per questo pomeriggio, presso la storica sede di Corso Vittorio Emanuele, diventa l’occasione per una "chiamata alle armi" di tutto il popolo piceno: la gara interna col Modena è una ghiotta opportunità, il patron lo sa, e non vuole lasciarsela sfuggire.

A dir la verità la risposta dei tifosi bianconeri c’è già stata. La politica societaria che ha portato a vendere i tagliandi dell’incontro ad un prezzo simbolico ha dato ottimi (e insperati) risultati: 13 mila biglietti bruciati (comprese le poche migliaia gratis per le scuole) a due giorni dalla partita. E’ un dato che in città vanta scarsi precedenti. Se ci aggiungiamo i 5.000 destinati alla tifoseria ospite possiamo annunciare, senza timore di smentite, che sabato sera, al Del Duca, Ascoli e Modena si affronteranno davanti a non meno di 20.000 spettatori.

Benigni snocciola con orgoglio queste cifre, molto soddisfatto della sua città e di tutti gli appassionati e simpatizzanti bianconeri del capoluogo e di tutto il circondario. Precisa che la partita non è e non può essere considerata come tutte le altre. Nemmeno accetta il paragone con la gara interna con la Lodigiani che sancì ufficialmente il ritorno nella serie cadetta dopo sette lunghissimi anni di serie C.

Ribadisce più volte la sua scaramanzia ma è fiducioso in un risultato positivo della sua squadra. Non nasconde di aver preso esempio dalla partita di Salerno, dove l’intera città ha portato la squadra alla vittoria proprio ai danni dei bianconeri: avrebbe voluto più volte in passato, portare gente allo stadio con sconti e facilitazioni varie ma non l’ha fatto per le protesta degli abbonati.

Riconosce Benigni di non essere un grande comunicatore e spiega anche in questo modo la frattura che si è venuta a creare nell’attuale stagione tra tifoseria e società. Proprio per ovviare a questo suo "difetto" e per stare al passo con uno sport in continua evoluzione ha voluto intorno a sé uno staff di persone che curassero l’aspetto comunicativo: il progetto non ha avuto un avvio brillante, ma si augura che col tempo la gente capisca e tutt possa tornare alla normalità.

Sono state ripercorse le vicissitudini della squadra: infortuni a catena, squalifiche, che hanno sicuramente frenato le ambizioni dell’Ascoli. Ma Benigni è uno che non ci sta a perdere. Il suo motto è quello di fare sempre meglio e sprona la squadra a centrare il prestigioso obiettivo dei play off.

Nel ricordare che i giocatori hanno ottenuto ampie garanzie per premi promozione (e premi play off), non si è voluto soffermare sugli episodi spiacevoli accaduti nel sottopassaggio di Salerno tra primo e secondo tempo dell’incontro: pur essendo a conoscenza dei fatti non ha inteso alimentare polemiche anche se non mancherà di far sentire la propria voce in lega al fine di evitare che simili episodi si verifichino ancora negli stadi italiani.

Il massimo dirigente bianconero ha poi sottolineato la vicinanza del Sindaco Celani alla società in un momento così importante e ha voluto lanciare un ultimo appello a tutti i tifosi: evitare l’invasione di campo a fine partita. Il Del Duca è già diffidato e un eventuale invasione provocherebbe, oltre allo sconfitta per 0 a 3 a tavolino, anche un’automatica squalifica del campo.