Continua lo stallo societario in casa Samb, anche se ormai la querelle del passaggio di proprietà dovrebbe essere giunta alle strette finali. Domani, infatti, dovrebbe avvenire il tanto sospirato incontro risolutore tra la dirigenza rossoblu e Massimo Paoloni, romano, 47 anni.

I Tormenti vogliono precise garanzie sia in termini economici che di affidabilità nella gestione di un patrimonio, quello della Sambenedettese Calcio, che è anche e soprattutto della tifoseria e dell’intera città.

L’ambiente sportivo sambenedettese, a tal proposito, aveva manifestato un certo malcontento per la decisione dei proprietari della Navigo.it di abbandonare la navicella rossoblu lasciandola in mano di proprietari non del luogo:

sono, infatti, ancora vive nella memoria di tutti le sciagurate gestioni di Venturato, Soldini e company e serpeggia ancora il timore di un analogo triste esito.

Ad ogni modo la trattativa pare essere a buon punto e ormai mancherebbe soltanto il classico nero su bianco per suggellare l’accordo. Da indiscrezioni piuttosto insistenti pare che l’imprenditore romano – è originario di Civitella del Tronto – si starebbe adoperando per favorire l’ingresso nel pacchetto di minoranza di diversi imprenditori locali.

Fattore questo che riteniamo indubbiamente positivo, dato che contribuirebbe a dare una certa continuità con la gestione anch’essa sambenedettese della famiglia Tormenti.

Massimo Paoloni è stato già in questi giorni al centro delle cronache sportive per un accordo che sembrava ormai raggiunto per l’acquisto del Teramo Calcio, società che milita nel campionato di C2, e che poi è invece sfumata in seguito alla scoperta di un debito pregresso nascosto di quasi 2 milioni di euro della società biancorossa.

Quale sarà la base economica dell’accordo per la cessione della società rossoblu? Non è emerso alcun dettaglio, ma pare che la cifra si aggiri intorno ai due milioni di euro, anche se ci sono diversi dettagli ancora da limare sia dall’una che dall’altra parte.

Ciò che davvero conta è che chiunque sarà il successore al vertice della società, dimostri professionalità, correttezza ed attaccaccamento a dei colori che, come ribadito quest’anno più volte dal ds Nucifora, “non rappresentano soltanto una società sportiva, ma anche la cultura marinara, lo stile di vita di una intera città”.