Il sindaco Di Ruscio sulle dichiarazioni dell'On. Ciccioli
Fermo | On.le Ciccioli, mi trovo costretto, mio malgrado, a replicare alla sua lettera, con la speranza di non dover rispondere in futuro direttamente al presidente della Camera Fini o addirittura al premier Silvio Berlusconi.
Nelle occasioni pubbliche è facile mostrare gentilezza, cortesia, per non parlare delle dichiarazioni di amicizia e solidarietà. Tutto sta vedere quanto questi buoni intenti corrispondano alla verità.
Un esempio concreto: qualche mese fa in occasione della campagna elettorale per le Regionali a Servigliano. Non mi risulta che agli attestati di stima rivoltimi pubblicamente dal candidato Consigliere Franca Romagnoli siano corrisposte parole altrettanto generose in privato. Non entro nel dettaglio solo per buon senso ma in molti sanno a cosa mi riferisco.
Per quel che riguarda le elezioni provinciali appare ormai chiaro, l'articolo uscito oggi sulla stampa ne è l'ulteriore conferma, che la mia candidatura è stata avversata a Roma. Mi piacerebbe tanto conoscere i nomi precisi delle persone davanti alle quali avete dovuto ‘mettere la faccia' per garantire la mia persona.
Questa difesa ad oltranza nei miei confronti sarebbe davvero lodevole se non fosse mossa da ben altre motivazioni, forse un pò meno nobili: come eliminare il sottoscritto, personaggio e soprattutto competitore scomodo in vista del voto per le regionali? Magari sostenendo a tutti i costi ‘mettendoci la faccia qui, come a Roma' pur di non vedersi la strada ostacolata da Di Ruscio. Un sostegno talmente forte, incondizionato e con così nobili fini che ha prodotto ben quattro candidature all'interno del centro destra. Mi chiedo, a questo punto e di fronte all'evidenza dei fatti, chi sia il vero autolesionista della situazione.
In merito alla questione inerente la presidenza del Ciip diedi la mia disponibilità ad appoggiare una lista di centro destra purché figurasse Pino Alati tra i candidati presidenti. Ho preso atto di quanto sia lei che il consigliere Romagnoli avete suggerito in merito, senza tuttavia condividerne motivazioni e contenuti. Ne spiego le ragioni. Mi si accusa di ‘pericolose derive sinistre' quando forse ci si dimentica o non tutti sanno che l'ing. Piero Brugnoni, ovvero il candidato propostomi da lei e dalla Romagnoli, aveva cercato, solo qualche mese prima, di sfiduciare il presidente del Ciip Nigrotti facendo di conseguenza saltare la testa del direttore, il tutto grazie ad un accordo con il centro sinistra.
Un dato su cui invito sia lei che il consigliere Romagnoli a riflettere è l'esito della votazione che ha portato all'elezione di Pino Alati presidente. Su 55 comuni che aderiscono al Ciip ben 48 hanno appoggiato la lista con il candidato Alati, tra cui molti comuni di centro destra. Solo 7 comuni hanno invece votato per l'opzione Pdl e qualche sindaco lo ha fatto ‘turandosi il naso' pur di rispettare ordini di scuderia. Un risultato insolito da giustificare in un contesto di isolamento politico e personale al quale lei fa riferimento.
Il territorio ha espresso chiaramente la sua scelta, basata sulla valutazione del programma presentato e sull'analisi critica dei candidati.
Mi sembra eccessiva la preoccupazione sulle mie sorti politiche, dato che sono uscito dal Pdl, mentre la invito, unitamente ai vertici del partito, a contribuire nel ricreare la tanto invocata unità nel centro destra, magari partendo proprio da quegli stessi soggetti che sono stati artefici delle sue divisioni interne.
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01/07/2010
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