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Il lupo perde il pelo, ma non il vizio...

| TRUENTUM – LA CITTA’ TERRITORIO

di Cornelio Pierzzoli

 
 
Solo quando è terminata la ventennale rincorsa all’ autonomia provinciale dei 40 comuni del Fermano, solo allora forse ci si è accorti appieno del risultato ottenuto: da una gia piccola provincia si sono ottenute due  “microprovince”, completamente ininfluenti sul piano regionale e nazionale.
Un po’ di cifre (dati del 2001). 
Su 103 province italiane Ascoli era:    (per comuni)                  (per abitanti)                (per superficie)
                        Ascoli Piceno                        47^                            53^                              70^
Dopo la legge  istitutiva, su 106 province:
                        Ascoli                                   83^                           91^                              89^
                        Fermo                                  77^                         100^                            100^
Senza parlare poi della conseguente, difficilissima divisione di beni e personale ed, infine, dei sicuri onerosi aumenti della spesa pubblica.
Le ambizioni del Fermano però erano salve e con esse le aspirazioni represse per più di un secolo.
Ma, dall’altro lato, non ci sono responsabilità?
L’aver perseguito sempre una politica di accaparramento per il  capoluogo, l’essere sordi a qualunque richiesta di decentramento, l’aver rifiutato costantemente, (con solo una piccola resipiscenza quando ormai era troppo tardi),  il doppio nome che altri capoluoghi, tipo Pesaro e Forlì, avevano intelligentemente adottato, sono ascrivibili esclusivamente alla irresponsabilità ed alla protervia ascola
 
E’ di questi giorni la notizia, che leggo sulla pagina locale di un diffuso quotidiano, che ad una semplice proposta di Gaspari, (neo sindaco di San Benedetto e componente della commissione ristretta per la nuova provincia), di intitolarla ad ASCOLI-SAN BENEDETTO, si sono immediatamente alzate le proteste risentite:
 
Celani ( Sindaco di Ascoli):  “un atto di estremo campanilismo”;
Ferretti ( Forza Italia) :  “….sono deliri estivi;”
Gionni ( DS) : “nessuno può pensare di prendere unilateralmente una decisione che riguarda tutto il territorio…..”.
Ignoranza del Ciceroniano:  “Historia magistra vitae”? 
Oppure, molto più semplicemente, come ho scritto nel titolo: “ il lupo perde il pelo, non il vizio” !  A Voi sciogliere l’arduo dilemma.
 
Utilizzando sempre le solite cifre, relative ai dati del 2001,  ripartendo i comuni in quattro grossi raggruppamenti,  si ottiene:
Ascoli + circondario e montagna 
(Ascoli, Folignano, Acquasanta, Maltignano, Venarotta,  Roccafluvione, Arquata, Rotella, Montegallo, Palmiano)                                                                                                                          abitanti   73.720
Media vallata del Tronto
(Castel di Lama, Spinetoli, Offida, Colli del Tronto, Castignano, Castorano, Appignano del Tronto)                                                                                                                               abitanti   28.644
San Benedetto + riviera
(San Benedetto, Grottammare, Monteprandone, Cupramarittima, Ripatransone,  Monsampolo del Tronto, Acquaviva Picena)                                                                                             abitanti   86524
Vallate Aso – Menocchia
(Comunanza, Montalto Marche, Montefiore dell’Aso, Force, Massignano, Carassai, Cossignano, Montemonaco, Montedinove)                                                                                       abitanti   14.385
Totale                                                                                                                                        203.273
 
 
Ci sono due grossi raggruppamenti territoriali, di cui quello rivierasco non è certamente il minore, è proprio strano chiedere di abbinare i due toponimi?
Solo il nostro è campanilismo? Solo al mare si prendono i colpi di sole?                                                                                                                               
Allora non c’è proprio nulla da fare e dobbiamo rimanere passivi ? 
 
Io il rimedio ce l’avrei: è stato ampiamente pubblicizzato alcuni mesi or sono, attraverso una conferenza stampa di CITTADINANZATTIVA, ed è stata data parziale diffusione a mezzo di un progetto con relativo CD illustrativo:

TRUENTUM – LA CITTA’ TERRITORIO
 
Ho letto che anche Gaspari, che peraltro conosce ampiamente il progetto - così come gli altri sette sindaci del territorio interessato – ha  fatto spesso riferimento a concetti simili, ma forse pensando più a una unione dei comuni per la gestione unitaria di alcuni servizi, che a fondare una vera nuova città col suo bel nome, ricavato dall’antichità, senza ledere le autonomie dei comuni componenti che, magari, si chiamerebbero Municipi, senza togliere prestigio e vantaggi, anche di tipo economico, ai Borgomastri o Podestà che siano e relative giunte, attuando il massimo decentramento amministrativo,  ma con la forza derivante da quasi 100.000 abitanti, il prestigio di essere il terzo centro delle Marche, la possibilità di godere di servizi adeguati alle nuove dimensioni.
 
Orsù cari Sindaci, cari politici, a qualunque parrocchia apparteniate, fate uno sforzo di fantasia, usate un po’ più di lungimiranza, abbiate, soprattutto,  coraggio; la gente, la Vostra gente , sarà con Voi quando verrà  adeguatamente informata sui vantaggi per tutti !!!!
 
Il Sindaco Celani  direbbe che il mio è “solo campanilismo”. Ebbene, se vi fa’ comodo, sono campanilista, fino al midollo, quando si tratta di difendere e migliorare gli interessi e le condizioni di vita della nostra popolazione !!

01/07/2006





        
  



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