Claudio Benigni richiama il Pd
San Benedetto del Tronto | L'esito delle elezioni provinciali analizzato dal capogruppo del Partito Democratico: "Basta scontri mediatici". Rivolgendosi alla maggioranza: "Chiunque di noi non fosse d'accordo sul percorso di questa amministrazione, farebbe bene a dimettersi subito"
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Claudio Benigni
Dal capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale Claudio Benigni riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
Assistiamo in questi giorni a ripetuti scontri mediatici tra i maggiori referenti del Partito Democratico: mi perdoneranno la presunzione ma voglio fare un appello per un richiamo ad una maggiore pacatezza e ad un maggiore senso di responsabilità da parte di tutti.
Non si può cioè predicare bene dicendo che: "i panni sporchi vanno lavati in casa", e poi razzolare male riempiendo le pagine dei quotidiani. Difatti, coloro che oggi "attaccano" sui mass media, sono anche quelli che pochi mesi or sono tirarono le orecchie ai sei consiglieri comunali di SBT compreso il sottoscritto, che osarono lanciare un appello a mezzo stampa per l'unità della coalizione del centrosinistra, pena la sconfitta elettorale (oggi peraltro sono stranamente in tanti quelli che rivendicano "io l'avevo detto"); ne consegue che se le regole esistono, vanno rispettate da tutti altrimenti diventano pretestuose.
Voglio essere chiaro: le analisi del voto vanno fatte e vanno fatte presto, ma nei momenti e nei luoghi deputati perché i cittadini ci dicono da tempo che non hanno bisogno di queste bagarre. Io credo che il vento che sta spirando sull'Italia e sull' Europa non sia solo un vento di destra, ma sia il vento di chi vuole una Politca con la P maiuscola che si preoccupa della crisi e dei problemi dei cittadini, non una Politica che parla e riparla dei suoi rappresentanti e delle loro zuffe.
Ho letto di accuse, di presunti doppi giochi, di illazioni e strategie varie; personalmente lo escludo ma se qualcuno oggi intende fare strategie in vista delle prossime elezioni comunali, regionali e quant'altro, salvando se stessi e accusando gli altri, ritengo che debba prestare molta attenzione poiché anche la recente tornata elettorale ha dimostrato che i cittadini sanno ben riconoscere i giochetti, hanno occhi, orecchie e memoria storica. Le mode del trasformismo, dell'inocoerenza, della salita sul carro dei vincitori e, della ritrattazione delle scelte originariamente sottoscritte o comunque non avversate, sono mode che non danno più i frutti attesi.
Entro nel merito soltanto per una doverosa precisazione: le Elezioni Provinciali hanno determinato una chiara e pesante sconfitta del PD; pesante perché era prevedibile e prevista, ma mi riservo le necessarie valutazioni da fare nelle sedi opportune.
Malgrado il dato provinciale negativo che non può e non deve essere sottaciuto, reputo invece sostanzialmente positivo quello della città di San Benedetto del Tronto. Il Centrosinistra tutto unito, riscuote il 50% delle preferenze (con uno scarto di appena 100 voti) mentre la flessione del PD corrisponde all'incremento delle altre forze del centrosinistra (Italia dei Valori-Verdi-Sinistra Democratica etc.), per cui quant'anche si volesse azzardare nella lettura dei dati una improbabile comparazione delle pere con le mele, l'Amministrazione Gaspari ottiene comunque un una buona risposta dalla città.
Soddisfazione momentanea dunque per il buon governo di questa giunta, arrivata al 3^ compleanno; defezioni certamente ce ne sono state ma sono certo che potranno essere compensate con una decisa accelerazione nei prossimi 2 anni.
A mio parere infatti, la condivisione di questo progetto da parte di tutti i consiglieri e di tutti gli assessori, e la ritrovata unità dell'intera coalizione del centrosinistra, saranno le condizioni imprescindibili per riconfermarsi nel 2011 quale compagine vincente.
Chiunque di noi non fosse d'accordo sul percorso di questa amministrazione, farebbe bene a dimettersi da subito. Restare per criticare sistematicamente in maniera più o meno velata, verrebbe letto dai cittadini come una strategia di rincorsa alle poltrona...e loro i cittadini purtroppo anzi per fortuna hanno la memoria lunga.
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01/07/2009
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