In materia di operazioni immobiliari, le ultime esperienze della Giunta D’Ambrosio consigliano l’adozione di una  particolare prudenza.

Le tragicomiche vicende che nel 2004 hanno costellato i “tentativi di acquisto” delle nuove sedi di Roma e Bruxelles, infatti, dovrebbero generare l’obbligo di una certa cautela e, proprio per questo, nel corso della odierna seduta consiliare, ho chiesto un rinvio della legge finalizzata all’acquisto del nuovo immobile della Giunta.

Con la legge di assestamento del bilancio 2004, il Consiglio Regionale lo scorso anno autorizzò lo stanziamento di 3.900.000,00 euro per l’acquisto delle sedi di rappresentanza a Roma e Bruxelles.

L’acquisto capitolino, per il quale era prevista la spesa di 2.525.000,00, sappiamo essersi bloccato a seguito della “scoperta”, fatta in “zona Cesarini” e per giunta davanti ad un imbarazzatissimo Notaio, di una serie di ipoteche milionarie che gravavano sull’agognato immobile.

Lo stesso pressappochismo ha riguardato anche l’acquisto della sede di Bruxelles.
La spesa prevista (e autorizzata dal consiglio nel luglio del 2004) doveva ammontare a 1.375.000,00 euro. Successivamente tuttavia (per la precisione l’11 febbraio del 2005), l’allora assessore al bilancio Agostini ammise che l’esborso richiesto sarebbe stato pari ad una somma quasi tripla rispetto a quella preventivata e cioè 3.478.000, 00.

Ma non è finita qui : che fine hanno fatto quegli acquisti ? Chi ha autorizzato il plus di spesa per la sede di Bruxelles ? Coloro che operano le stime per gli acquisti immobiliari della Regione usano le stesse diligenza e oculatezza che, presumo, riservano ai propri investimenti personali.

Sono solo alcune delle domande che ho posto attraverso un’apposita interrogazione al Presidente Spacca al quale auguro migliori fortune da immobiliarista di quelle che hanno contraddistinto il suo predecessore.

* Consigliere Regionale di Alleanza Nazionale