Convegno "Il Tronto: un parco attrezzato". Una opportunità da non perdere
San Benedetto del Tronto | Tra gli scopi principali quelli di creare un Comitato Provinciale per l'accoglimento in tempi rapidi dei progetti tesi a mitigare le restrizioni imposte dal PAI in attesa della definitiva messa in sicurezza del Fiume e un declassamento delle stesse.
di Carmine Rozzi

Un momento del convegno
Tutti presenti al convegno “Il Tronto: un parco attrezzato” che ha visto la partecipazione, tra gli altri,del Vice Presidente della Regione Marche Luciano Agostini, del Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Massimo Rossi, del Sindaco di San Benedetto del Tronto, Giovanni Gaspari, i consiglieri regionali, Sandro Donati e Lidio Rocchi, dell’assessore ai Lavori pubblici della Regione Abruzzo Mahmoud Srour, dell’assessore all’Urbanistica della Provincia del l’Aquila Celso Cioni, del presidente del consiglio provinciale di Rieti Giosuè Calabrese, del professor Alessandro Mancinelli docente all’Università Politecnica e dell’architetto Stefano Spuria. Auditorium pieno e di qualità composto da tecnici, ingegneri, architetti, e altri addetti ai lavori.
Nell’aprire i lavori il Vice Presidente della Regione Agostini ha sottolineato come il Fiume Tronto deve essere accolto come una risorsa e non come l’oggetto del contendere tra le diverse Regioni che ad esso fanno riferimento. In primo luogo una revisione e completa messa in sicurezza del corso d’acqua non può fare a meno della riqualificazione e la manutenzione dell'asta fluviale. Tra i primi provvedimenti già adottati ci sono gli interventi di sistemazione idraulica dei fossi minori attraverso il taglio della vegetazione sul fiume Tronto, il censimento delle aree demaniali dalla foce alla città di Ascoli Piceno e il compimento del rilievo aerofotogrammetrico del territorio del bacino ed in particolare dell'asta del fiume Tronto.
Per il 20 luglio è stato fissato un altro convegno-incontro tra la Regione Marche, l’Abruzzo, le Province di Teramo e Ascoli Piceno, i comuni di San Benedetto del Tronto, Martinsicuro, i lati di Ascoli e Teramo del fiume per discutere delle fasi progettuali con inizio immediato per portare a bando e concorso i lavori per la realizzazione del ponte Anas, della rotatoria sulla sponda ascolana e l’uso del depuratore.
"L'iniziativa di oggi- ha affermato Agostini - con l'illustrazione del progetto, rappresenta la sintesi di un percorso realizzato grazie alla collaborazione di enti locali e altri enti pubblici, operanti nel territorio del bacino idrografico. Fondamentale è stata questa cooperazione, come importante l'attività svolta dall'Autorità di bacino interregionale del fiume Tronto, organismo proiettato non solo al rilascio dei pareri amministrativi, ma strutturato per la valorizzazione dell'ambiente attraverso la messa in sicurezza del territorio e in grado di interagire con lo strumento della programmazione urbanistica".
Dal canto suo il Sindaco Giovanni Gaspari ha affrontato le tematiche legate alle disposizioni del P.A.I. in materia di zone edificabili. Allo scopo di velocizzare e rendere fattibile la ripresa dell’edilizia nelle zone soggette a restrizioni che interessa quasi sei mila famiglia per un ammontare di circa 15 mila abitanti (che arrivano a venti se si tiene conto della parte abruzzese)il primo cittadino ha reso noto che nella stessa giornata del convegno si è costituito, tramite delega da parte del Comitato istituzionale, un Comitato Provinciale diretto dal Segretario dell’Autorità di Bacino l’ingegner Giancarlo Casini che ha per scopo di esaminare i progetti che saranno sottoposti al Comune tesi a “mitigare” i vincoli imposti dal Piano di Assetto idrogeologico.
Il suddetto Comitato avrà 30 giorni di tempo per approvare o rigettare la presentazione dei progetti fatta dai cittadini in merito a opere di “mitigazione” che si hanno intenzione di apportare per declassare i limiti imposti dal P.A.I. Questo in attesa che si appronti in modo definitivo la riperimetrazione dell’area interessata dal Pai e il declassamento delle aree a rischio.
Il Sindaco di San Benedetto nasconde a fatica la sua soddisfazione quando dichiara, pur con un lieve accento di polemica: “Mi chiedo che cosa ha fatto di concreto la passata amministrazione in materia visto che, a neanche un mese dal nostro insediamento, siamo riusciti a smuovere una situazione che sembrava rigidamente ferma e inattiva sui suoi propositi”.
Le così dette opere di “mitigazione” non sono tuttavia a solo carico dei privati visto che anche il pubblico dovrà fare la sua parte come, ad esempio, l’avvenuto completamento del sottopasso dell’Airone mentre, entro la fine del mese, è in programma un incontro tra il Comune, la Provincia e la Coop per cercare di portare a termine, una volta per tutte, il completamento del sottopasso in Via Sgariglia.
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13/07/2006
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