"Archeologia in festa" è a Pergola, negli spazi espositivi del Museo dei Bronzi Dorati
Ancona | Spacca: "Capolavori che compensano il museo di Pergola dell'assenza dei Bronzi dorati. Un ringraziamento doveroso alla città"
Una rassegna itinerante, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali per portare a conoscenza i risultati della cooperazione internazionale contro i traffici illeciti di opere d'arte e l'attività fondamentale delle forze dell'Ordine.
"Opere di valore inestimabile che fanno tappa, unica per il centro Italia, nel museo di Pergola per promuovere la conoscenza del grande patrimonio archeologico all'estero e in Italia", ha sottolineato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, intervenuto oggi pomeriggio all'inaugurazione della mostra.
"Si tratta di capolavori che compensano al meglio - ha detto Spacca - il museo di Pergola dell'assenza dei Bronzi dorati, attualmente in Canada, come evento culturale per la terza edizione della Giornata delle Marche. Alla città di Pergola e all'amministrazione comunale va il ringraziamento della comunità regionale per la disponibilità mostrata in questa occasione, permettendo che un bene culturale di inestimabile valore possa rappresentare le Marche in Canada".
"Il celebre gruppo equestre - ha aggiunto il presidente - è ora il più bel biglietto da visita per la nostra Regione presso il museo des Beaux Arts di Montreal, il più importante del paese nordamericano. Oggi, il prestigioso reperto archeologico rinvenuto nelle nostre campagne viene ammirato e stimato, oltre che dai nostri corregionali emigrati di prima, seconda e terza generazione, anche da un vasto pubblico internazionale".
La direzione generale per i beni archeologici, d'intesa con la Regione Marche, la Provincia, il Comune di Pergola e la direzione del Museo, tramite la Soprintendenza per i beni Archeologici delle Marche ha realizzato la mostra per "festeggiare" l'archeologia recuperata e tornata in Italia.
I vasi in mostra, raffiguranti prevalentemente scene mitologiche, sono stati restituiti all'Italia dal Museum of Fine Arts di Boston, in seguito all'accordo bilaterale tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il museo americano, dopo che le indagini dei Carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale hanno accertato la provenienza dei reperti da scavi clandestini effettuati in Italia.
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13/07/2007
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