Festa Saharawi a Grottammare: "non dimentichiamo le sorti di un popolo in esilio"
Grottammare | Luigi Merli ha annunciato così la Festa Saharawi attesa per mercoledì 16 luglio presso la sede parrocchiale Madonna della Speranza è attesa. Il governatore Lebsir in Comune: per fortuna cè ancora gente, come voi, che difende la pace e la giustizia".
il governatore della provincia di Dakla, Salem Lebsir e il Sindaco di Grottammare Luigi Merli
"Un progetto a cui teniamo particolarmente e di cui, purtroppo, si è poco a conoscenza. Il rischio che le sofferenze del popolo Saharawi vengano dimenticate esiste perché è una terra che non promette petrolio e dove non si può "esportare democrazia" e 36 anni di attesa sono davvero troppi. Siamo consapevoli che non è con l'impegno del comune di Grottammare che possiamo cambiare la situazione politica ma siamo convinti che con piccole azioni quotidiane, "dal basso", possiamo mantenere alta in Europa l'attenzione su questo dramma. Ammiriamo la pazienza e la grande volontà di questo popolo di non rinunciare alla propria dignità continuando a lottare pacificamente".
Sono le parole del sindaco Luigi Merli pronunciate in occasione dell'incontro con il governatore della provincia di Dakla, Salem Lebsir, avvenuto nei giorni scorsi in municipio per aprire ufficialmente il soggiorno dei bambini saharawi a Grottammare. Un breve ma intenso saluto tra comunità tanto distanti geograficamente quanto unite dalla volontà di perseguire ideali di giustizia e di pace, al quale hanno preso parte anche vari esponenti del consiglio comunale (gli assessori Ada Tassella e Giuseppe Marconi, i consiglieri Lina Lanciotti, Daniele Mariani e Giuliano Vitaletti, per la maggioranza, Raffaele Rossi e Giuliano Vagnoni, per la minoranza).
Parole di ringraziamento verso i cittadini grottammaresi hanno aperto l'intervento del governatore Lebsir: "Siamo particolarmente grati per la vostra posizione nei nostri confronti e l'appoggio che date ai nostri bambini bisognosi di cure. Siamo un piccolo popolo e il mondo è una giungla dove il più forte mangia il più debole ma per fortuna c'è ancora gente, come voi, che difende la pace e la giustizia. Noi non abbiamo chiesto di buttare fuori il Marocco dal Sahara, ma di lasciar decidere ai Saharawi dove stare: attualmente, però, il consiglio di sicurezza dell'Onu ci spinge verso soluzioni diverse. Il vostro appoggio, la vostra solidarietà e l'attività politica sono per noi un contributo importante per farci ascoltare. Noi stiamo lavorando molto per non tornare alle ostilità, ma 36 anni di attesa sono veramente troppi".
Alla festa di mercoledì prossimo prenderanno parte i bambini provenienti dalle tendopoli sahariane che da domenica 6 luglio sono ospiti del Comune presso il plesso scolastico di Zona Ascolani , a cura dell'associazione Rio de Oro e dei volontari della Consulta per la fratellanza tra i popoli.
L'invito a partecipare è esteso a tutti, residenti e turisti.
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14/07/2008
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