Meno segnalazioni, meno lamentele, guerra che sembra spostarsi su altri versanti della costa Adriatica. Può tirare un sospiro di sollievo il sindaco di Porto Sant'Elpidio Mario Andrenacci, dopo un paio di settimane in cui la sua città sembrava diventato il fulcro delle proteste e degli scontri tra concessionari di spiaggi e residenti per il rumore e il rispetto dei regolamenti durante il periodo estivo.

"A meno di due settimane dall'incontro del 3 luglio tra l'Amministrazione Comunale e gli operatori degli chalet sulla molto dibattuta e controversa questione della musica - nota il primo cittadino - la situazione è  rientrata pienamente nella normalità. Sembra infatti che  l'Arpam abbia riscontrato, nel periodo in argomento, una sola situazione non rientrante nella norma. Così come non sono più giunte segnalazioni e proteste  alla Polizia Municipale ed alle forze dell'ordine. Ho sempre avuto la ferma convinzione che gli  strumenti più efficaci per governare le controversie  siano  la democrazia, il confronto e la partecipazione. Fermo restando, ovviamente, il principio e l'obbligo del rispetto della legge e dei regolamenti".

"Il 28 maggio scorso - continua Andrenacci - all'avvio della stagione balneare,  promuovemmo presso la Casa del volontariato,  un incontro a 360 gradi, con i concessionari. A quell'incontro, insieme agli amministratori comunali ed agli uffici,  parteciparono il capitano dei Carabinieri Pasquale Zacheo, e la Capitaneria di porto, con l'intento dichiarato di gestire, unitariamente e nel rispetto delle regole, un'estate serena, sicura e senza conflitti.  Successivamente  l'Assessore all'Ambiente Gianni Battilà e l'Assessore al Turismo Milena Sebastiani incontrarono il Comitato Civico "Abbassiamo il volume". Come è noto, nonostante i diversi incontri,  i contrasti ci furono ed il 3 luglio  in un'altra  riunione venne raggiunto un accordo tra l'Amministrazione Comunale ed i concessionari che sanciva la disponibilità degli operatori, tutti in possesso della strumentazione certificata e a norma di legge,  ad abbassare ulteriormente il volume della musica, in una sorta di autoregolamentazione supplementare. Credo di poter dire che gli operatori hanno dimostrato senso civico e  responsabilità, alla luce sia dei riscontri dell'Arpam che dei dati forniti dalle Forze dell'Ordine, da cui si evince come nelle ultime due settimane non ci siano state né segnalazioni, nè proteste. Il confronto e la democrazia, evidentemente, pagano."