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Tallacano, depositata la perizia del CTU. Le interpretazioni però divergono

Ascoli Piceno | Movimento Difesa del Cittadino e Cittadinanzattiva leggono la relazione tecnica come conferma delle loro tesi mentre per la CIIP spa nella perizia sono state avanzate solo ipotesi.

di Redazione

Località Tallacano ad Acquasanta Terme, il luogo dove è avvenuto il collasso del ponte.

Movimento Difesa del Cittadino e Cittadinanzattiva comunicano che finalmente è stata depositata la consulenza tecnica sul crollo del ponte-tubo di Tallacano che causò l'assenza di distribuzione dell'acqua ad Ascoli Piceno nel capodanno 2007/2008. Le due associazioni a tutela dei consumatori erano intervenute nella procedura (di accertamento tecnico preventivo) avviata da CIIP spa gestore del servizio idrico nei confronti dell'AATO 5 Marche Sud (l'autorità che sovrintende e controlla il servizio idrico)
"La dettagliata analisi tecnica effettuata dall'ing. Andrea Spada di Macerata (incaricato dal Giudice dr. Marangoni) - si legge nel comunicato congiunto inviato dalle associazioni - ha individuato nell'omessa manutenzione della rete idrica da parte del gestore CIIP spa la causa del crollo della struttura.
Infatti, il consulente sostiene che con più probabilità in un primo momento sia crollato il ponte scatolare in cemento armato; la tubazione per un breve periodo ha continuato a trasportare acqua crollando poi anch'essa. Le cause di tale crollo sono la vetustà della struttura in cemento armato, i mancati controlli e manutenzioni periodiche e i ritardi negli interventi che CIIP spa sin dall'anno 2000 aveva commissionato. Ma, con estrema precisione il consulente del Tribunale ha esaminato anche l'ipotesi proposta da CIIP spa - cioè che si sarebbe dapprima rotta la tubazione in acciaio; quindi, lo scatolare in cemento armato di acqua si sarebbe riempito di acqua e poi sarebbe crollato - dichiarando che anche in questa ipotesi le cause sarebbero: vetustà della tubazione, fenomeni di "fatica" nell'acciaio della tubazione e assenza di una procedura di controllo e manutenzione della tubazione in acciaio".
Il dato certo, secondo MDC e Cittadinanzattiva, è che il crollo si è verificato secondo una delle successioni descritte come è certo che le opere non fatte, trascurate ed omesse dal gestore del servizio idrico (CIIP spa) sono state determinanti, qualunque dei due meccanismi si sia effettivamente verificato.
Micaela Girardi (Movimento Difesa del Cittadino) e Alberto Franco (Cittadinanzattiva) dichiarano: "Ci riserviamo di valutare le conseguenti azioni da intraprendere a tutela dei cittadini nei prossimi giorni ed esprimiamo comunque sin d'ora piena soddisfazione per l'accuratezza della relazione depositata che accoglie le nostre tesi".

Ma la CIIP spa non la vede allo stesso modo. E infatti comunica la sua posizione alla stampa con alcune dichiarazioni che dimostrano quanto siano lontane le interpretazioni date dal documento presentato dall'ing. Spada.

"Nonostante la corposità del materiale prodotto dal CTU, già da una prima analisi sembra chiara la mancanza di conclusioni certe e definitive. Le ipotesi avanzate - questo quanto dichiarato dal gestore del servizio idrico - non contengono elementi determinanti per una ricostruzione esatta e puntuale dei meccanismi di rottura che hanno portato al crollo del ponte.La complessità dell'evento è stata fin dall'inizio la ragione che ha spinto la stessa CIIP spa a promuovere un Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) come strumento di garanzia e di chiarezza, affidando ad un tecnico "super partes" le necessarie indagini, onde evitare giudizi sommari e affrettate attribuzioni di responsabilità, che nell'immediato già si profilavano.Nulla era scontato e difatti i continui rinvii richiesti dallo stesso CTU hanno dimostrato che la situazione era e rimane complessa".

E la nota inviata dalla CIIP conclude: "In ogni caso giova qui ricordare che il CTU è chiamato a compiere valutazioni tecnico-scientifiche sui quesiti formulati dal Giudice e non ad esprimere giudizi di merito su eventuali responsabilità imputabili alle parti coinvolte.Nonostante la redazione dell'elaborato abbia richiesto un così lungo lasso di tempo, dalla perizia consegnata dall'ing. Spada, ad avviso della CIIP spa, non emergono elementi tali da giustificare l'avvio di un giudizio di merito nei confronti dell'Azienda e del suo operato. L'unica certezza è che si è rimasti nel campo delle ipotesi e non sono state identificate prove fondanti, incontrovertibili e definitive".

 

15/07/2009





        
  



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