Dai dati raccolti dall’Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva (progetto cofinanziato dal Ministero delle Attività Produttive), pubblicati oggi,  emerge con chiarezza una sorta di “boicotaggio” da parte dei farmacisti privati del cosiddetto decreto Storace.

 

Un decreto che certo non rappresenta la panacea di tutti i mali, ma comunque è un primo importante segnale nei confronti dei cittadini: per la prima volta, da quattro anni a  questa parte, si tenta di ridurre il prezzo dei farmaci di classe C, cioè quelli a totale carico dei cittadini.

 

Non è impossibile fare gli sconti, come qualcuno vuole farci credere, e lo dimostrano le molteplici iniziative delle farmacie comunali. Questo atteggiamento dei farmacisti è una delle cause principali della mancata attuazione del decreto stesso.

 

Chiediamo al Ministro: di adottare provvedimenti sulla pubblicità degli sconti effettivamente praticati nelle farmacie, utilizzando per esempio vetrofanie affisse sulle vetrine, che indichino chiaramente se quella farmacia pratica gli sconti e in quale misura. In secondo luogo, di avviare una campagna di informazione a tappeto, anche con il sostegno delle organizzazioni civiche e dei malati cronici, in modo che gli  stessi cittadini, informati, chiedano ai farmacisti di praticare gli sconti.