Il Sincobas di Ascoli ha proclamato ieri una giornata di sciopero nei luoghi di lavoro del territorio, contro il progetto governativo di riforma delle pensioni e contro il previsto “scippo” del TFR (Trattamento di fine rapporto).

L’iniziativa, indetta contemporaneamente a quella dei sindacati confederali, ha ottenuto un risultato nel complesso soddisfacente. La manifestazione di protesta di ieri, rappresenta comunque solo un primo, piccolo passo di un lunga e grande mobilitazione generale che il Sincobas promuoverà anche nell’area ascolana nei prossimi mesi, a partire da settembre. “L’obiettivo è quello di contrastare i progetti di riforma messi in cantiere dal Governo – dice il Coordinatore provinciale Andrea Quaglietti – ma anche di proseguire la battaglia per la cancellazione della legge 30 sul lavoro, che ha accentuato in maniera impressionante flessibilità e precarietà dei rapporti, sia nel privato che nel pubblico.

Quelli che ne stanno già facendo e ne faranno sempre di più le spese – spiega Quaglietti – sono i giovani che entrano ora nel mondo lavorativo, e che non hanno contratti a tempo pieno, hanno redditi e contribuiti molto bassi e rischiano di non avere in futuro neanche una trattamento pensionistico dignitoso. I benefici in termini di decontribuzione ottenuti negli ultimi anni dalle imprese, hanno ulteriormente peggiorato tale situazione, di fatto smantellamento  le garanzie sociali che erano presenti nell’ordinamento.

Di tutto questo – conclude Quaglietti – occorre che tutti i lavoratori, giovani e anziani, prendano coscienza, mobilitandosi in maniera decisa e forte sul territorio. Accanto a loro il Sincobas chiede ai partiti del centrosinistra locale di appoggiare questa lotta, per la tutela e la difesa dei diritti di tutte le persone che vivono, ma sempre di più sopravvivono appena, con il proprio lavoro.”