Un fiume di parole quello che ieri sera 23 Luglio Carlo Cambi ha riversato ad un foltissimo pubblico, nell’ambito di Adriatic Way, Festival  itinerante enogastronomico, ospitato  per la quinta tappa dal titolo “BAGLIORI AL CHIOSTRO” ad Ascoli Piceno all’interno del suggestivo Chiostro San Francesco.

Giornalista, professore, scrittore  e co-conduttore televisivo a la “prova del cuoco”, da  Ottobre è tornato in libreria con Il Mangiarozzo 2013, 350 ricette della cucina italiana, una per ogni giorno dell’anno edito da Newton Editore.

.Il Mangiarozzo, giunto all’ottava edizione, si conferma il best seller dell’enogastronomia, un’antiguida come ci tiene a dire l’autore, che non dà punteggi, non fa classifiche, ma racconta i luoghi, i personaggi, le cucine autentiche d’Italia quella vera, dove la tradizione è patrimonio culturale, dove il rapporto con l’agricoltura è reale e  dove il mangiare è vero e il conto leggero perché le  famiglie ogni giorno si mettono a tavola, anche in questo periodo di crisi e recessione.  Più che una guida infatti Il Mangiarozzo è un obiettivo saggio letterario, che attrae proprio per i toni semplici e veritieri con cui si parla e tratta di cibo.

Non a caso per scelta dell’autore e condivisa dall’editore ne Il Mangiarozzo non c’è pubblicità, né alcuna recensione che comporti il pagamento di alcunché da parte dei ristoratori segno di un’indiscussa imparzialità che va al di sopra di ogni sospetto.

Spiritoso e arguto, ha intrattenuto il pubblico divertendolo con racconti e aneddoti accumulati in tanti anni di “degustazioni” importanti che lo hanno visto protagonista nei migliori ristoranti ma ospite anche delle più semplici trattorie di provincia.

Proprio da queste diverse esperienze, ci dice, è nata l’idea di questo manuale d’uso,  chissà se gradirà questa definizione l’autore? Del resto 1000 e più osterie e trattorie d’Italia sono raccontate con un unico motto e filo conduttore, “è facile mangiare bene anche spendendo poco, se si sa dove andare però!”

L’invito è quello di tornare a cucinare, ma con la testa,  a partire dalla scelta degli ingredienti nel momento della spesa, un consiglio ad eliminare l’acquisto vorace e indiscriminato della quantità per tornare ad un’oculata scelta della qualità, quella fatta delle cose semplici e genuine.

Battute, risate, aneddoti hanno contraddistinto due ore di amabile conversazione che è partita dalla considerazione di come l’invenzione più importante della storia dell’umanità sia stata la pentola fino ad arrivare al concetto filosofico di cibo come ricerca di verità, la verità che l’uomo è teso e proteso alla sopravvivenza e per questa si adopera fin dal Neanderthal, e fin da allora prende gli  ingredienti li usa e li trasforma in una sperimentazione continua che ne ha determinato lo sviluppo e l’evoluzione.

Dopo quasi due ore in cui nessuno voleva fermare l’oratore e credo francamente non ci sarebbe riuscito anche volendo, il maestro,  lo Chef Mauro Uliassi  ha deciso che era l’ora di accomodarsi tutti a tavola per gustare le sue specialità e, come nelle belle e tradizionali famiglie italiane ha detto “la cena è pronta”… e chi eravamo noi per opporci ad un ordine del  maestro?